Gazzetta di Reggio

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Vecchi, telefonata con Romani Prodi Costa attacca il M5S

Vecchi, telefonata con Romani Prodi Costa attacca il M5S

Una telefonata rapida, venerdì mattina, nella quale ha rinnovato la sua vicinanza alla nostra città, mostrando piena fiducia per le potenzialità che Reggio è in grado di esprimere. È...

31 maggio 2014
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Una telefonata rapida, venerdì mattina, nella quale ha rinnovato la sua vicinanza alla nostra città, mostrando piena fiducia per le potenzialità che Reggio è in grado di esprimere. È quella intercorsa tra l’ex premier e presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, e il neosindaco, Luca Vecchi, che venerdì mattina si sono sentiti telefonicamente per una breve chiacchierata durante la quale Prodi si è congratulato anche per la vittoria elettorale di Vecchi e, più in generale, per il risultato ottenuto dal Pd e da tutto il centrosinistra. Proprio sul risultato delle elezioni di domenica, inoltre, è tornato a parlare il segretario provinciale, Andrea Costa, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti degli esponenti M5S che avevano contestato lo stand dello gnocco fritto in piazza Prampolini in occasione del comizio di Renzi del 17 maggio: «È stata anche la vittoria del gnocco fritto, con cui oggi molti neo sindaci stanno festeggiando insieme alle loro comunità – afferma Costa – lo dico solo ora, ma la scelta fu questa sin dall’inizio, il ricavato è stato devoluto in beneficienza». Il segretario Pd, però, evidenzia soprattutto i voti raccolti dalla lista che «ha staccato il miglior risultato alle amministrative a livello nazionale tra i capoluoghi di provincia: il 49,86% supera infatti il 47,22% di Firenze, il 46,8% di Ferrara o Prato, il 46,3% di Forlì. «Alle amministrative il Pd ha conquistato il 49,8% dell’elettorato, quasi 41mila voti, meglio delle comunali 2009 quando la lista del nostro partito si fermò al 43,9%». I numeri, a giudizio del segretario, mettono in evidenza il «fattore Reggio», quello «che si era avvertito in piazza Prampolini il 17 maggio: una pulsione popolare profonda che ha spinto anche al di fuori della scheda delle Europee», e che ha portato a «un risultato tanto più straordinario se si considera la dinamica della campagna elettorale, dove si è visto il Pd da solo contro tutti». A Reggio, «rispetto anche a zone vicine, la gestione unitaria del partito ha dato i suoi frutti: nelle nostre fila in consiglio con orgoglio siederanno nove donne e 10 uomini, rinnovandolo quasi interamente e riportando in sala del Tricolore ancora tanti giovani».