Una casa abitata da rifiuti e scarafaggi
L’inquilina si trasferisce e lascia l’appartamento ridotto a una discarica. Ora i condomini chiedono l’intervento del Comune
REGGIO EMILIA. Nella palazzina al civico 36/1 di via Luca da Reggio le finestre delle scale sono aperte tutto l’anno, estate o inverno che sia. Il motivo sono gli odori sgradevoli, ed è un eufemismo, provenienti da uno degli appartamenti al secondo piano ai quali si accompagnano scarafaggi e altri insetti.
«La proprietaria si è trasferita in Sicilia in novembre lasciando all’interno cumuli di spazzatura in ogni dove e nonostante le ripetute segnalazioni alle Istituzioni nessuno è ancora intervenuto» spiegano i condomini esasperati mostrandoci un articolo della Gazzetta di Reggio del 21 maggio 2013 sull’incendio che si era propagato proprio all’interno dell’appartamento incriminato quando la signora si era addormentata lasciando cadere sul materasso un mozzicone di sigaretta. Il flashback in questo caso è d’obbligo perché è proprio in quell’occasione che i vigili del fuoco, sfondando la porta per intervenire, hanno portato alla luce uno scenario da accumulatrice seriale con pentole sporche e bottiglie per terra, avanzi di cibo ovunque e ancora tanti, tantissimi sacchi della spazzatura mai buttati via.
LA SCOPERTA. «Prima di un anno fa non sapevamo cosa ci fosse in quella casa, non faceva mai entrare nessuno – spiegano i condomini – a quel punto sono intervenuti anche gli assistenti sociali ma nulla è cambiato, anzi: da quando l’inquilina si è trasferita nel novembre scorso le finestre sempre chiuse, tutte tranne due tuttora socchiuse, hanno acuito il problema costringendoci a subire cattivi odori e scarafaggi». Al momento della partenza la proprietaria non ha nemmeno abbassato tutte le serrande e quando i condomini hanno deciso di ridipingere l’esterno della palazzina, i muratori dai ponteggi li hanno subito chiamati a vedere lo stato dell’appartamento. «Ci hanno detto: ma voi lo sapete di avere una discarica sulla testa? – spiegano – . Dalle finestre infatti si può vedere chiaramente lo stato di degrado delle stanze, con cibo e spazzatura accumulati negli anni. Lo stesso vale per il garage, la cui serratura era stata rotta dalla proprietaria e mai riparata: anche lì c’è di tutto tra scartoffie, materassi, vestiti e sacchi buttati alla rinfusa. Il rischio sanitario è oggettivo, siamo molto preoccupati per la nostra salute».
LA DENUNCIA. «Cosa aspetta il Comune a intervenire?» chiedono i condomini che da tempo fanno la spola tra via Luca da Reggio e la Polizia Municipale dove, raccontano, «siamo stati ascoltati anche dal comandante Russo in persona ma poi nessuno ha ancora risolto il problema. Siamo andati avanti anche attraverso un esposto al sindaco Vecchi, senza risposta. Quanto ancora dobbiamo aspettare? Già lo scorso anno abbiamo scongiurato il rischio di veder bruciare tutto l’immobile a causa di un mozzicone di sigaretta, cos’altro deve succedere? Abbiamo persino dato noi alla Municipale i contatti di questa signora per rintracciarla al più presto. Non ci sentiamo per nulla tutelati, non si può andare avanti così».
DAL COMUNE. «La Polizia Municipale si è già attivata per arrivare il più presto possibile alla risoluzione del problema - dichiarano dal Comune - sono iniziate le ricerche della proprietaria per notificarle l’ordinanza per il risanamento dell’appartamento ma al momento è irreperibile: in nostro possesso c’è solo una richiesta di immigrazione anagrafica in un comune della Sicilia. Se la via dialogica continuerà a non dare alcun frutto, la soluzione sarà pubblicare comunque l’ordinanza sull’albo pretorio, il che costituisce già giuridicamente un atto di notifica, e intervenire con la forza per risanare i locali».
Francesca Manini