Gazzetta di Reggio

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Getta le lettere di Equitalia in un dirupo

di Martina Riccò
Getta le lettere di Equitalia in un dirupo

Villa Minozzo: i carabinieri denunciano un 33enne che, invece di recapitare le comunicazioni agli evasori, le butta via

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VILLA MINOZZO. Ricevere lettere e comunicazioni da Equitalia, si sa, non fa piacere a nessuno. E, spesso, è difficile non riversare questo malessere addosso a chi, quelle lettere, le consegna.

Forse è proprio per questo che, qualche settimana fa, un 33enne ha deciso di non portare a termine il proprio compito e invece di recapitare le lettere ai contribuenti insolventi, le ha gettate in una scarpata in località di Costabona, nel comune di Villa Minozzo.

Certo è che l’aspirante Robin Hood non aveva fatto i conti con i carabinieri. Dopo aver trovato i fogli – una cinquantina in tutto – sparpagliati in fondo al dirupo, infatti, i militari hanno subito avviato delle ricerche per risalire al responsabile. Identificarlo, non è stato affatto complicato: è bastato verificare chi fosse l’addetto alla consegna in zona di quelle comunicazioni scottanti. Il 33enne, chiaramente, è stato denunciato e le lettere sono state restituite al direttore di Equitalia.

Visto i tempi che corrono, però, credere alla favoletta del buon samaritano – che non recapita gli avvisi agli evasori perché non ha il coraggio di chiedere soldi a chi non riesce ad arrivare alla fine del mese – è molto difficile. Il 33enne potrebbe aver gettato le lettere nella scarpata perché non era riuscito a consegnarle prima della fine del turno, per esempio. Oppure – e sarebbe ben più grave – ha fatto sparire comunicazioni urgenti d’accordo con chi, quelle comunicazioni, avrebbe dovuto riceverle. Equitalia, comunque, fa sapere che «non ci saranno conseguenze per i contribuenti che non hanno ricevuto le lettere». E, soprattutto, assicura che il 33enne non era un suo dipendente. Il giallo, dunque, si complica: probabilmente si trattava di un corriere di un’agenzia privata di consegne. «Ma su quanto accaduto – conclude Equitalia – prenderemo provvedimenti. Noi, in questa vicenda, siamo la parte lesa».