Il paese ricorda la strage del ’44 e dedica una targa alle vittime
CASTELLARANO. Una targa per ricordare il 70esimo anniversario della rappresaglia nazista che infierì su Castellarano bruciando case e causando un paio di morti fra la popolazione civile. La targa è...
CASTELLARANO. Una targa per ricordare il 70esimo anniversario della rappresaglia nazista che infierì su Castellarano bruciando case e causando un paio di morti fra la popolazione civile. La targa è stata apposta all’entrata del municipio, insieme ad altre che ricordano i fatti e gli eventi della Resistenza.
Erano circa duecento le persone che, domenica scorsa, hanno partecipato alla serata organizzata per commemorare i fatti del 20 luglio 1944: una cinquantina di case vennero date alle fiamme e il borgo venne rastrellato dai militari tedeschi che arrestarono e deportarono decine di castellaranesi e passarono alle armi tutti coloro che, per paura, scappavano o cercavano di nascondersi in casa. Per ricordare quegli eventi il giovane attore Filippo Bedeschi ha interpretato, magistralmente, alcuni brani tratti dal diario di don Grasselli, il parroco di Castellarano durante quegli anni terribili. Il gruppo musicale Twin Peaks ha invece musicato le scene e regalato alcuni pezzi d’epoca, come la famosa “Oltre il ponte”, brano della Resistenza che pochi sanno essere stato scritto da Italo Calvino e riportato alla ribalta, diversi anni dopo, dai Modena City Ramblers.
Lo studioso Massimo Storchi ha poi collocato storicamente Castellarano nello scenario del 1944: il pubblico ha seguito attentamente le testimonianze del professor Giuseppe Casali, rappresentante del Centro studi storici castellaranesi e testimone oculare dell’omicidio di Alfonso Spadoni, avvenuto il 1 luglio del ’44 proprio di fronte alla sua abitazione, nell’aia del Mandorlo. Il parroco don Vittorio Trevisi ha regalato una preghiera emozionante in ricordo di chi è morto e di chi ha sofferto a causa della guerra mentre il sindaco Gian Luca Rivi ha ricordato la coesione della comunità castellaranese, unita ora come allora. Per l’assessore alle politiche giovanili Giorgio Zanni, che ha curato l’evento, si è trattato di un momento molto importante che servirà come anteprima per le celebrazioni del 70°esimo anniversario del 25 Aprile che si svolgeranno il prossimo anno.
Paolo Ruini