Lo nominano Cavaliere: gli amici gli intestano la via
Chiarito il mistero della strada senza nome in una laterale di San Bartolomeo. Loris Carpi: «Era uno scherzo. Il cartello è rimasto lì finché sono arrivate le vigilesse»
REGGIO EMILIA. Una via senza nome? Impossibile. Infatti si trattava di uno scherzo, ma costruito talmente bene da trarre in inganno tutti, visto che nessuno avrebbe mai pensato che qualcuno potesse intestarsi la via in cui abita. Siamo a San Bartolomeo, in una laterale di via Freddi, dove c’è la targa di una via che non presenta alcun nome; targa fotografata e finita alcuni giorni fa sulla Gazzetta.
«È nato tutto come uno scherzo», esclama ridendo Loris Carpi, tranviere in pensione nominato Cavalieri nel 2005. «Ho fatto il volontario per 4 anni alla Croce Verde – poi ho fatto il volontario e il consigliere al centro sociale Quaresimo. Sono stato onorato della carica di Cavaliere nove anni fa e i miei amici per farmi uno scherzo hanno preso una tabella sulla quale inserire il nome di una via. Non so come abbiano fatto perché è proprio una tabella del Comune. Con l'aiuto di un muratore l'hanno messa all'ingresso del viottolo di casa mia. Subito non mi ero accorto di nulla, anzi è stata mia cognata che dopo qualche giorno mi ha fatto notare che all'inizio del nostro vialetto c'era la tabella con scritto, via del Cavaliere. L'ho trovato uno scherzo simpatico e l'ho lasciato anche perché francamente non è che mi dispiacesse».
Così il cartello è stato adottato dagli abitanti di San Bartolomeo senza problemi, anche i postini si erano abituati. I problemi però sono arrivati per coloro che arrivavano da fuori. «Purtroppo qualche anno fa abbiamo avuto dei problemi con alcuni corrieri che non riuscivano a trovare le nostre case poiché, convinti di dover cercare un numero civico di via Freddi, non entravano in via del Cavaliere e non trovavano una soluzione. Qualcuno di questi corrieri di si deve essere lamentato perché qualche giorno dopo sono arrivate due vigilesse. Io ovviamente ho raccontato lo scherzo e per quanto questo le abbia divertite, mi hanno chiesto di rimuovere la scritta. Così io stesso ho tolto le lettere adesive».
Ginevra Del Bene Errico