Nuovi murales alla Gabella, il sottopasso della street art
Inaugurate le opere dei giovani artisti che hanno partecipato al progetto di Net Educatori. Un luogo diventato tra gli scorci più belli della città
REGGIO EMILIA. Una nave in bottiglia che solca i mari, una donna che sembra una sirena riemersa dal profondo blu, pupazzi “affogati”, tartarughe con la testa di caprone e facce con i tratti degli abitanti degli abissi. Sono queste le fascinazioni dipinte dai giovani artisti reggiani sui muri del sottopasso della Gabella, a Reggio, luogo divenuto una galleria a cielo aperto, tra gli scorci più caratteristici della città GUARDA LA FOTOGALLERY
La “Urban gallery” - così rinominata pochi mesi fa - è stata completata da un secondo intervento organizzato da Net Educatori, associazione che ha messo insieme una trentina di giovanissimi - età media 20 anni - offrendo loro uno spazio dedicato alla street art. Gli artisti in erba hanno dato sfogo alla loro immaginazione, dipingendo sui muri del sottopasso una lunga serie di immagini originali e alcune tag, firme colorate che contraddistinguono i vari autori. Un'ulteriore testimonianza dell'importanza di Reggio nel panorama della street art italiana ed europea, dove si è appena conclusa la prima Sagra della street art.
Dopo una prima inaugurazione avvenuta lo scorso marzo, durante la quale era stata presentata la parte iniziale dei lavori compiuti dai giovani, ieri è stata la volta della seconda festa di presentazione di un altro tratto strappato all’anonimato grazie ai murales. Si tratta dell’imbocco iniziale che porta proprio dalla Gabella verso Santa Croce. La rampa di passaggio è stata presidiata per un mese circa dai partecipanti all’iniziativa che, pennelli in mano, hanno passato insieme interi pomeriggi abbellendo lo snodo di passaggio, frequentato ogni giorno da centinaia di studenti.