Gazzetta di Reggio

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Sindaci, prove tecniche di «Area vasta»

di Evaristo Sparvieri
Sindaci, prove tecniche di «Area vasta»

Vertice tra primi cittadini Pd per il manifesto del dopo Errani: al via un gruppo di lavoro con Bologna, Modena e Ferrara

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REGGIO EMILIA. Mette la sua firma alla formazione ufficiale di un gruppo di lavoro per rafforzare la collaborazione tra le città dell’Emilia centrale, in una prospettiva di area vasta che coinvolge anche Modena, Ferrara e Bologna, città metropolitana. Nello stesso tempo, difendendo l’operato dell’ormai ex presidente della Regione, Vasco Errani, non risparmia qualche stoccata all’ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, che ufficializzando la propria corsa a viale Aldo Moro aveva parlato di un «modello emiliano finito».

È stato un vertice tra sindaci Pd in cui le prospettive di area vasta si sono inevitabilmente combinate al dibattito sulle prossime elezioni regionali quello avvenuto ieri mattina a Bologna, al quale ha partecipato il sindaco di Reggio, Luca Vecchi: un incontro convocato da Virginio Merola, primo cittadino della città delle due torri, al quale hanno preso parte anche Tiziano Tagliani di Ferrara e Gian Carlo Muzzarelli di Modena, nell’ambito del patto tra sindaci nato per offrire un contributo programmatico al candidato per la corsa alla Regione, nell’ottica di una cooperazione tra città che superi le varie forme di competizione. Un manifesto nel quale Vecchi verosimilmente porterà in dote soprattutto la stazione Av e un ambizioso progetto di rilancio dell’Area Nord, che trova il suo fiore all’occhiello nell’intenzione di realizzare un Parco della musica al Campovolo.

Sviluppo economico e lavoro, manifatturiero, innovazione istruzione e ricerca, cultura e turismo. Ma anche fondi strutturali europei, Welfare e sussidiarietà, ambiente e rete infrastrutturale. Sono questi i temi su cui si concentrerà il gruppo di lavoro, il cui esito sarà condiviso con i Comuni e con le associazioni imprenditoriali, economiche, sindacali e sociali delle rispettive comunità, diventando base di confronto per rafforzare il ruolo della nuova Regione. Con un auspicio condiviso da tutti i presenti: per guidare viale Aldo Moro, dopo Vasco Errani servirà una figura dall’alto profilo amministrativo. L’appuntamento bolognese è stato infatti anche occasione per fare il punto sulle candidature in vista delle primarie. E non sono mancate frecciate all’ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani. «Credo che la sua candidatura sia legittima – afferma Vecchi – come credo ce ne siano altre possibili. Io continuo ad auspicare che ci sia la capacità di trovare la sintesi attorno ad una candidatura che ci metta unitariamente d’accordo».

Proprio Balzani aveva usato nei giorni scorsi espressioni accese nei confronti dell’ex governatore Errani, affermando che avrebbe dilapidato l’eredità del modello emiliano. «Non sono d’accordo – obietta Vecchi – credo che quella di Errani sia stata una stagione di buon governo. Penso che sia stato un ottimo presidente del proprio tempo, non dobbiamo infilarci in una logica di continuità e discontinuità».

Quanto ad una possibile discesa in campo di Graziano Delrio, per Vecchi l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio «è un ingranaggio determinante del buon funzionamento di questo governo. La sua sarebbe una candidatura autorevole al più alto livello, ma potrebbero essercene altre, i cui nomi sono già usciti». L’allusione è chiaramente ai vari Stefano Bonaccini e a Daniele Manca, sindaco di Imola al secondo mandato, che per candidarsi alla Regione dovrebbe far commissariare il suo Comune.

E qui Vecchi porta proprio l’esempio di Delrio: «Non conosco la realtà di Imola e quale impatto avrebbe una sua uscita anticipata sulla comunità - conclude Vecchi – a Reggio – a Reggio Delrio è andato a fare il ministro con un anno di anticipo e siamo stati in grado di gestire la situazione. Penso comunque che Manca sia una figura di indubbia qualità».