Gazzetta di Reggio

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Addio alle circoscrizioni? Ecco i pulmini comunali

Addio alle circoscrizioni? Ecco i pulmini comunali

In arrivo nei quartieri unità mobili per raccogliere le segnalazioni dei cittadini L’assessore Montanari: «Stiamo lavorando ad una rivoluzione culturale»

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REGGIO EMILIA. «Un sistema reticolare su vari livelli, per andare oltre le circoscrizioni». Preferisce non parlare di un “dopo”, prediligendo il concetto di “oltre”. E, recuperando un’esperienza storica della città, abolita ora per legge, punta ad un progetto che coniughi continuità e innovazione. Partendo da unità mobili che vadano “a caccia” dei cittadini. È il piano di lavoro che sta portando avanti l’assessore alla Partecipazione, Valeria Montanari, nell’ambito di un vasto programma di ridefinizione degli organismi di rappresentanza territoriale e di gestione dei servizi nei quartieri, reso necessario dalla soppressione delle quattro circoscrizioni comunali.

Un’abolizione avvenuta con la scorsa tornata elettorale che, di fatto, mette il Comune per la prima volta di fronte alla necessità di trovare nuove forme di contatto con la cittadinanza “decentrata” che abita i quartieri. «La nostra è stata una delle prime città a sperimentare l’esperienza dei quartieri, poi diventate circoscrizioni, prima ancora che venissero introdotte per legge - afferma Montanari - Per questo l’amministrazione è chiamata ad una grande operazione culturale». Ed è proprio ciò cui sta lavorando Montanari, con la previsione di lanciare un nuovo modello che entrerà in funzione definitivamente a partire da ottobre. «Fino ad oggi - aggiunge - i cittadini si recavano nelle sedi delle circoscrizioni per segnalare problemi o avanzare proposte. Adesso saremo noi che andremo a cercare i cittadini, consapevoli che nei quartieri sono presenti già tante realtà, istituzionali e associative, che bisogna mettere a sistema». È questo, infatti, il livello “base” del progetto: unità mobili, ovvero pulmini elettrici, che si recheranno nei diversi quartieri in alcuni giorni prestabiliti alla settimana, sfruttando anche le competenze del personale delle ormai ex circoscrizioni (che grazie ad una proroga della vecchia amministrazione chiuderanno il 31 agosto) e con l’aggiunta di altro personale debitamente formato. Non solo. Nel progetto, infatti, anche le strutture comunali già presenti nei quartieri, come ad esempio le biblioteche, potranno diventare in alcuni giorni luoghi di raccolta di segnalazioni, in modo da avere una “copertura” prolungata nell’arco della settimana.

«Su questioni più strutturate - continua Montanari - realizzeremo dei Forum con il contributo di tutti coloro che animano i quartieri: dalle associazioni alle parrocchie fino a singoli cittadini, in modo da avere obiettivi condivisi e coprogettare il futuro». Non mancherà, infine, anche un progetto sul fronte informatico, con un software per inviare le segnalazioni, che sarà “abbinato” ad alcune iniziative per contrastare il digital divide. (e.spa.)