Gazzetta di Reggio

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Armadio dei contatori divelto dai vandali

Armadio dei contatori divelto dai vandali

REGGIO EMILIA. «Contatori del gas lasciati liberi di essere presi di mira per eventuali manomissioni con pericolo per i cittadini e scale piene di ogni lordura». È questo il quadro dipinto da...

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REGGIO EMILIA. «Contatori del gas lasciati liberi di essere presi di mira per eventuali manomissioni con pericolo per i cittadini e scale piene di ogni lordura». È questo il quadro dipinto da Maurizio Casoli, cittadino che frequenta via Mascagni, quartiere Orologio, che si lancia contro il degrado della zona. Un quadro desolante, con l’erba che si “mangia” l’asfalto, gli ingressi al seminterrato del civico 6 ingombro di foglie secche, bottiglie vuote e contenitori per il cibo e l’armadio dei contatori divelto dai vandali e lasiciato alla mercé di tutti. Casoli dice che, al di là dei solleciti, c’è un muro di gomma sul quale rimbalzano le segnalazioni dei cittadini. Il palazzo in questione è composto da diverse residenze. Dieci sono miniappartamenti indipendenti, di recente costruzione, riservati agli studenti e ai ricercatori stranieri dell’Unimore, che trascorrono un periodo di studio presso la sede di Reggio. «La residenza si trova in una zona tranquilla, comoda al centro e da essa sono facilmente raggiungibili le sedi universitarie» scrive l’ateneo nella presentazione della struttura. Salvo poi doversi scontrare con la realtà. Casoli punta il dito contro Acer, titolare degli appartamenti. Ma Marco Corradi, presidente dell’agenzia per la casa di Reggio, respinge ogni addebito. «Noi siamo addetti alla manutenzione degli stabili, non del decoro urbano o della pulizia - spiega Corradi - Ci siamo informati e ci hanno detto che non sono certo gli studenti della residenza universitaria Mascagni a sporcare. La convivenza è più che civile. Il degrado è opera di altre persone che passano di lì e scambiano il sottoscala per una pattumiera. Purtroppo si tratta di persone con poco rispetto per gli altri».

La zona è ben servita, con fermate dell’autobus e diversi negozi di quartiere, a pochi passi dal centro di Reggio, vicino Santo Stefano, e non è certo l’unica lasciata all’incuria. «A dover stabilire e comunicare se ci sono disagi o problemi di qualsiasi genere sono gli inquilini - spiega Corradi - e ad occuparsene deve essere l’amministratore del condominio. Lo abbiamo contattato e ha detto che si sarebbe attivato per verificare la situazione. In caso di danni subentriamo noi. Partecipiamo regolarmente alle assemblee di condominio ma finora non ci è mai giunta alcuna segnalazione. Ha ragione chi si lamenta della scala sporca e del degrado. Cercheremo di fare la nostra parte come titolari degli appartamenti affinché questi richiami non finiscano nel nulla e ci rendiamo disponibili ad un confronto».