Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA. «Il problema dell’ascensore alla Mediopadana? Speriamo che sia un campanellino d’allarme. E che magari si arrivi presto a una mappatura non solo sul centro storico, ma su tutto il territorio dei punti migliorabili dal punto di vista dell’accesso del soccorso. Magari, investendo per progetti e interventi sulle risorse professionali e tecniche che già sono del Comune. Risparmiando, per puntare sulla quantità».

Roberto Teneggi, presidente della Croce Rossa di Reggio, commenta così la questione ascensore scoppiata in questi giorni grazie al video-denuncia della Gazzetta. Il territorio della Mediopadana rientra in quello di competenza della Croce Rossa: insomma, sono stati i volontari della Cri finora a sfoderare i muscoli e a trasportare giù per le scale della stazione disegnata da Calatrava i pazienti perchè le barelle in ascensore non ci stanno. «Quando ci troviamo di fronte a degli ostacoli architettonici, siamo dotati della strumentazione necessaria: come nel caso specifico, abbiamo usato il telo. In quelli più estremi, possiamo chiedere anche l’intervento dei vigili del fuoco. Si fa di necessità virtù... – dichiara – Ma è chiaro che se si interviene, questo ci aiuta nei nostri interventi. In generale, il tema dell’accessibilità è importante. Spero che in città questa amministrazione ci si dedichi e che venga allargato a tutti gli edifici pubblici di maggiore interesse generale, per evitare problemi».

Alla stazione Mediopadana ai volontari della Cri toccherà faticare ancora, perchè bisognerà attendere sino a ottobre – parola di Ferrovie dello Stato – per vedere l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione di due nuovi ascensori e due nuove scale. Poi, altri mesi serviranno per la realizzazione vera e propria. (el.pe)