«Usiamo quegli 800mila euro nel cassetto»
Correggio, Nicolini contesta l’introduzione dell’Irpef e propone di ricorrere all’avanzo di bilancio
CORREGGIO. Continua a far discutere la decisione del sindaco Ilenia Malavasi di introdurre l’Irpef a soli 5 mesi dal termine del 2014.
«Si poteva lasciar respirare un po’ i cittadini – spiega Gianluca Nicolini (centrodestra) – e non pesare ulteriormente sulle loro tasche. Invece, questa è proprio la giunta delle tasse». A riprova di quanto detto, Nicolini fa diverse considerazioni riprendendo anche alcune dichiarazioni della Malavasi, in risposta a Riccardo Rovesti (Lega Nord) che si chiedeva perché introdurre l’Irpef (bocciata dalla giunta Iotti) con un avanzo di bilancio di 800mila euro.
«Io – precisa Nicolini – non contesto l’uso di una leva fiscale piuttosto che un’altra, ma l’aumento della pressione fiscale in blocco. Solo una parte dell’aumento della pressione fiscale, infatti, è giustificabile. Nonostante i tagli imposti dal governo Renzi si poteva comunque aspettare e valutare la cosa all’inizio dell’anno prossimo». Del resto Nicolini precisa che alcune considerazioni avanzate dal primo cittadino, come il fatto che le aliquote Imu non siano state ritoccate, sono vere. «Le aliquote Imu erano già state aumentate lo scorso anno dalla giunta Iotti ed è vero che, quest’anno, sono rimaste le stesse. Però il sindaco che fa? Aggiunge l’Irpef senza abbassare le altre leve. E poi aggiunge la Tasi facendola pagare ai proprietari della prima casa e delle strutture agricole (esentate dall’Imu). Insomma Tasi, Imu, addizionale Irpef e poi arriverà la nuova batosta della Tari: il correggese, rispetto al 2013, pagherà molto di più ma questo, ripeto, non accadrà solo a causa del governo Renzi. Questa è una decisione del Comune».
E venendo agli 800mila euro di avanzo di bilancio, il consigliere di centrodestra aggiunge «il commissario Adriana Cogode ha accantonato questa cifra per eventuali danni da cause legali però c’è da considerare una cosa. Visto che si pagherà solo quando verrà accertato il danno, a nostro avviso tenere 800mila euro accantonati lì a far nulla è un crimine. Quei soldi, infatti, potrebbero essere utilizzati per la manutenzione delle strade, di cui i cittadini correggesi sentono tanto il bisogno, o potrebbero permettere di terminare alcune opere pubbliche. E non è vero che quegli 800mila euro non possono essere utilizzati: quei soldi possono essere usati per le spese in conto capitale. Dunque si faccia qualcosa per sbloccarli, anche solo in parte, e usarne un po’. E si riveda la faccenda dell’Irpef». (s.p.)