Arriva un giro di vite sui controlli in edilizia
Il Comune accoglie le direttive regionali per una maggiore vigilanza e ispezioni più puntuali
REGGIO EMILIA. Più controlli sull'attività edilizia, sia sulla documentazione presentata, sia sulle opere ultimate.
Il comune di Reggio Emilia, nei giorni scorsi, ha accolto le nuove norme approvate nel gennaio scorso dalla Regione, relative alle pratiche edilizie soggette a controllo e alle modalità di svolgimento delle ispezioni alle opere realizzate.
Il provvedimento, definito come «atto di coordinamento tecnico», ha tra gli obiettivi prioritari quello di rendere uniformi le procedure di verifica delle pratiche edilizie in tutti i comuni del territorio regionale.
A Reggio le norme sono in vigore dal 27 luglio, dopo che le politiche di questi ultimi anni, hanno in parte anticipato i provvedimenti regionali. Ad esempio sulle segnalazioni certificate di inizio attività (Scia) sono stati effettuati accertamenti su tutte le documentazioni presentate: 736 nel 2011, 1.381 nel 2012, 1.393 nel 2013.
Anche per quanto riguarda le richieste del certificato di agibilità e conformità, sono stati effettuati controlli su tutte le pratiche, per un totale di 387 nel 2011, 367 nel 2012, e 341 nel 2013.
L'assessore comunale alla rigenerazione urbana e del territorio, Alex Pratissoli, sottolinea che «fra gli obiettivi prioritari dell'amministrazione vi è quello di garantire la trasparenza e legalità nei processi edilizi con il duplice obiettivo di tutelare i cittadini e contrastare il fenomeno della concorrenza sleale».
«Con il nuovo atto adottato – prosegue l’assessore comunale Pratissoli – verranno raddoppiate nel complesso le verifiche delle pratiche edilizie dopo la fine lavori, confermando al contempo il controllo di tutte le scia presentate, senza che questo comporti aggravi di tempi e costi per i privati, con il fine di disincentivare ulteriormente e prevenire eventuali fenomeni di micro-abusivismo».
«Questa azione – prosegue l’assessore alla rigenerazione urbana e del territorio – si inserisce in un progetto più ampio che mira ad aumentare le verifiche dei processi di concessione, ad esempio attraverso controlli antimafia prima della stipula di convenzioni urbanistiche, e a ridimensionare ed accelerare la fase istruttoria delle pratiche».
«Questo secondo aspetto in particolare – rimarca l'assessore – è infatti strettamente connesso al primo, in quanto è spesso nelle zone d'ombra della burocrazia, piuttosto che nell'arbitrarietà del decisore, che prende forma l'illegalità».
«Dunque – conclude Pratissoli – strumenti quali l'informatizzazione di richieste ed atti e una semplificazione normativa sono solo alcune delle azioni sulle quali il nostro comune è impegnato a lavorare per presentare le prime proposte concrete, ai rappresentati del settore, già nel mese di settembre»