Food, 10 imprese pronte per l’Expo
Grazie ad un’iniziativa di Unindustria finalizzato a fornire supporto alle aziende
REGGIO EMILIA. Sono dieci le imprese del settore agroalimentare, caratterizzate da diverse dimensioni e differenti livelli di internazionalizzazione, che hanno aderito all’iniziativa “Would you like Reggio’s food?”, promosso da Unindustria Reggio Emilia, in collaborazione con il proprio Gruppo Alimentare.
Si tratta di un percorso studiato e condiviso con le imprese associate che hanno influito direttamente su molti aspetti, come ad esempio la scelta dei Paesi pilota sui quali concentrare i focus di approfondimento (Polonia, Inghilterra e Canada). Il progetto, a cui è ancora possibile iscriversi, è finalizzato a fornire alle aziende le informazioni necessarie e il know how specifico per l’internazionalizzazione di un settore, come quello alimentare, complesso e governato da numerose normative, sia, concretamente al termine del percorso, a fornire, sul Paese che ogni partecipante indicherà, una lista di potenziali partner selezionati in base alle singole richieste delle imprese.
Su questo tema lunedì 8 settembre si svolgerà nella sede di via Toschi un incontro con Roberto Lovato, dirigente dell’Ufficio agroalimentare e Vini di Ice, per illustrare l’andamento dell’export agroalimentare italiano. «Con questa importante iniziativa che abbiamo ideato, promosso e finanziato - afferma Fausto Papa, presidente del Gruppo Agroalimentare di Unindustria - è nostra intenzione supportare le imprese del settore nell’apertura consapevole di nuovi sbocchi commerciali o nell’incremento di quei mercati dove attualmente le vendite sono ancora marginali o spot. Il Gruppo Agroalimentare e l’area Internazionalizzazione di Unindustria hanno lavorato in maniera sinergica per articolare lo svolgimento e la conclusione del progetto in tempo utile affinché i contatti, che mi auguro scaturiranno al termine del progetto, si possano sviluppare e coltivare durante l’Expo che inizierà a maggio 2015, favorendo così le occasioni di visite locali e creando una serie di opportunità per l’intero settore».