Iniziativa Laica: noi stiamo con Sel
Giorgio Salsi punta il dito sulla «doppia morale della Chiesa»
REGGIO EMILIA. Ad intervenire sul no della Curia reggiana alla trascrizione delle unioni gay sul registro comunale è anche Iniziativa Laica attraverso le parole di Giorgio Salsi, ideatore delle Giornate della Laicità che ogni anno porta a Reggio filosofi e pensatori a confrontarsi su temi etici spesso scottanti .
«E’ davvero singolare - sottolinea Salsi - che in Italia a parlare di famiglia siano soprattutto preti, vescovi, che una famiglia concreta non ce l’ hanno per disposizione canonica: ne parlano quindi, secondo il linguaggio loro, in termini puramente simbolici. Questa d’altra parte è un’ anomalia specificamente italiana: altre confessioni cristiane hanno deciso altrimenti da secoli, in altre anche le donne (vade retro Satana) hanno precisi ruoli sacrali ed in paesi diversi dal nostro ben altro è l’atteggiamento dei cattolici verso l’ omosessualità e il matrimonio tra persone dello stesso sesso».
A confermare tutto ciò, secondo Salsi, è il fatto che «le leggi di altri Paesi sono molto diverse da quelle in vigore in Italia. Tutto ciò è il prodotto di una lunga storia, fatta di discriminazioni negative verso le donne, di colpevolizzazione della sessualità e della “doppia morale” assunta in Italia dal potere ecclesiastico. Che dire infatti dell’ abisso tra la morale sessuale cattolica mai ufficialmente smentita e i cumuli di preservativi lasciati dai giovani nei campeggi dopo le adunate di massa del Papato di Woytila? O della tragedia immane della pedofilia, che ha distrutto l’ equilibrio psichico di tanti giovani ed adolescenti? Il divario enorme tra la morale affermata teoricamente e quella praticata concretamente ci ha lasciato in eredità, come scriveva Pasolini, un Paese “orribilmente sporco”».
Iniziativa Laica quindi, nel dibattito sorto dopo l’anatema lanciato dalla Curia, si schiera con Sel. «Molto bene - aggiunge infatti Salsi - la proposta di Sel in Consiglio Comunale di istituire il registro per le coppie omosessuali regolarmente sposati all’ estero. Se ne facciano dunque una ragione i reazionari, cattolici e non: la sessualità appartiene al nucleo più intimo e individuale di ciascuno di noi e se misuriamo i guai e le sofferenze (tra coniugi e nel rapporto genitori-figli) delle famiglie tradizionali, ci rendiamo conto facilmente che anche su questo terreno quello che conta veramente è la libertà. Il Comune - conclude - è un’ istituzione democratica e per questo è giusto ed importante che anticipi e solleciti lo Stato a decidere finalmente in autonomia e laicità. Del tutto ridicolo è il riferimento poi che viene dalla Curia di Bologna alla poligamia, che invece rappresenta essa pure un modello pesantemente maschilista e non ha niente a che fare con i temi legati all’omosessualità».