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Addio a Angelo Davoli l’artista dei cieli azzurri che inseguiva l’utopia

Addio a Angelo Davoli l’artista dei cieli azzurri che inseguiva l’utopia

Stroncato da una malattia, avrebbe compiuto oggi 54 anni La camera ardente sarà allestita nella sede di Aterballetto

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REGGIO EMILIA. «Angelo non è più tra noi: si è trasformato in luce e ha iniziato il suo cammino verso i suoi cieli azzurri, quei cieli che per anni ha dipinto con grande maestria». È con queste parole che Cristina Bolognesi, assistente e moglie di Angelo Davoli, ricorda il compagno di vita che in questi sedici mesi di malattia ha sempre combattuto con tenacia e dignità. «Se ne è andato solo il suo corpo – dice la moglie – ma non la sua grande anima, che rimarrà dentro di me per tutta la vita».

Persona di raffinata intelligenza, di grandi qualità umane e artistiche Angelo Davoli era nato a Reggio Emilia il 7 settembre 1960. Proprio oggi, dunque, avrebbe compiuto 54 anni. Nel 2010 era stata allestitita la mostra “Cantiere Morini Work in progress” che più di tutte l’ha reso famoso. «Come andare alla conquista del sogno e dell’armonia in un mondo come il nostro? Quella di Angelo Davoli, mi sembra, è una risposta che partecipa a un tempo della natura della volontà e dell’immaginazione», scriveva di lui Marc Augé.

Le sue opere, oltre a rappresentare un intervento ambientale sul territorio, poi, sono anche diventate le protagoniste della parte visiva dello spettacolo di danza “Certe Notti”, di cui Angelo Davoli aveva curato la parte scenica, con le coreografie di Mauro Bigonzetti, e le musiche e i testi di Luciano Ligabue.

La camera ardente sarà allestita lunedì alla Fondazione Nazionale della Danza, sede di Aterballetto,  in via della Costituzione 39, dalle 10 alle 19. Nella stessa sede, ma alle 17, verrà dato l’ultimo saluto. La tumulazione avverrà invece in forma privata.

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