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La nuova “vita” del pittore Di Cristina, grazie ai cinesi

POVIGLIO. Si sono rivalutate negli ultimi mesi le quotazioni delle opere di Lorenzo Di Cristina, artista povigliese d’adozione, nato nel 1927 e morto nel 1993. La sua vasta produzione è stata...

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POVIGLIO. Si sono rivalutate negli ultimi mesi le quotazioni delle opere di Lorenzo Di Cristina, artista povigliese d’adozione, nato nel 1927 e morto nel 1993. La sua vasta produzione è stata esaminata nei mesi scorsi dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi che, nel corso di una visita nella Bassa reggiana, ha ammirato da vicino i quadri che oggi sono custoditi con cura da un grande amico del pittore scomparso.

Secondo recenti valutazioni, infatti, le quotazioni di alcuni quadri hanno visto un aumento sensibile del proprio valore: prova ne sia, in particolare, il passaggio dai dieci milioni di lire di una trentina di anni fa ai trentamila euro attuali di un’opera realizzata negli anni Sessanta.

Di Cristina, pittore dalle convinzioni tradizionaliste, nel corso della sua lunga carriera ha riscosso numerosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Come disse lo stesso Sgarbi, «Nei suoi dipinti ci sono qualità, lirismo ed eleganza. Ha uno stile riconoscibile in cui si mescolano l’arte figurativa e quella astratta. Nelle sue composizioni si denotano una certa intelligenza, una misura compositiva e un’armonia cromatica in uno stile che richiama Carlo Mattioli e Piero Uguccione».

Di Cristina è ben noto a Poviglio: l’auspicio degli appassionati d’arte e degli amici del pittore è che un giorno, anche in paese, vi sia la possibilità di allestire uno spazio per ospitare una mostra del maestro che qui, oltre che per le sue qualità artistiche, ha lasciato un segno importante anche nelle vesti di fondatore e direttore della scuola di danza classica.

Il nome di Di Cristina potrebbe presto ritornare anche all’estero. Nei giorni scorsi infatti alcuni galleristi cinesi hanno preso in esame i suoi quadri ed espresso interesse per allestire una mostra antologica.