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Ferrari non c’è, Tper snobba i sindaci

Ferrari non c’è, Tper snobba i sindaci

«Solo vaghe promesse»: amministratori locali delusi dopo l’incontro a cui non ha preso parte il direttore generale

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REGGIO EMILIA. Doveva essere un incontro. S'è risolto quasi in uno scontro. Ieri mattina gli amministratori locali reggiani sono usciti più infuriati di prima dalla sede dell'Agenzia della mobilità, in viale Regina Elena, dove si sono confrontati con i rappresentanti delle aziende del trasporto ferroviario.

«Non siamo assolutamente soddisfatti - spiega l'assessore Mirko Tutino - delle risposte ricevute. Al di là delle responsabilità del disservizio verificatosi nei primi giorni di scuola, avremmo voluto che si assumessero impegni precisi da attuare rapidamente. Invece sui problemi di fondo abbiamo ricevuto soltanto promesse o dichiarazioni reticenti».

Il punto più dolente è la comunicazione.

I passeggeri della linea Reggio-Sassuolo sono esasperati non solo per la soppressione di due treni, lunedì, e il ritardo di mezz'ora, il giorno dopo. Brucia altrettanto il non avere alcuna informazione, durante l'interminabile attesa nelle stazioni e alle fermate. «E' possibile - sbotta Tutino - che non ci sia modo di avvisare tempestivamente gli utenti? L'azienda regionale Tper (Trasporti pubblici dell' Emilia-Romagna, che gestisce i convogli) ha detto che è in fase di realizzazione a Bologna un sistema di controllo centralizzato, che però entrerà in funzione soltanto dopo il 2015. Inoltre non è previsto il pagamento immediato dei rimborsi a cui i passeggeri hanno diritto per le corse soppresse, sulla base della Carta dei servizi».

La delusione degli enti locali dipende anche dall'assenza di Caudio Ferrari, direttore generale di Tper, e della Regione. Alla riunione hanno partecipato l'ingegnere Paolo Paolillo, direttore d'esercizio di Tper, Aldo Solani per Fer (Ferrovie dell' Emilia-Romagna, che possiede i binari, le stazioni e le altre infrastrutture) un responsabile di Mafer, la società che si occupa della manutenzione e il presidente di Act Daniele Caminati.

Sul lato opposto del tavolo erano seduti Tutino, il sindaco di Scandiano Alessio Mammi e gli assessori alle Infrastrutture di Sassuolo, Casalgrande e Castellarano.

Gli unici risultati positivi riguardano il materiale rotabile. Tper s'è impegnata a rimettere in circolazione fra un mese sulle linee reggiane i treni Atr relativamente recenti, già acquistati da Act, che erano stati dirottati su altre province. Si dovrà aspettare almeno un anno, infatti, prima che la Regione indica la gara di affidamento del servizio ferroviario, che impegnerà la ditta vincitrice a rinnovare il parco dei treni.

Inoltre dalla settimana prossima Mafer metterà a disposizione una squadra fin dalle 4 del mattino per riparare i ricorrenti guasti a cui sono soggette le numerose macchine piuttosto vecchie. Rimane irrisolto, però, il problema della comunicazione.

«Sono state elusive - riferisce Michele Vernaci, amministratore unico dell'Agenzia della mobilità - le risposte alla richiesta di creare subito un'applicazione di Smartphone o sms per avvisare i passeggeri. Il sistema di controllo centralizzato, infatti, arriverà fra più di un anno e richiederà, per funzionare, una rete di altoparlanti o un altro sistema di diffussione». Secondo Vernaci occorre una grande collaborazione fra i soggetti interessati: «Di fronte al disservizio si cerca un capro espiatorio. Invece ognuno deve fare la sua parte. Una volta i trasporti erano organizzati su base provinciale. Era un sistema molto costoso, ma più efficiente. Si deve recuperare la qualità del servizio».

Luciano Salsi