La Commissione Antimafia fa il punto
I parlamentari ascolteranno i magistrati che stanno facendo luce sulle infiltrazioni
REGGIO EMILIA. Presieduta da Rosy Bindi, si riunisce oggi a Bologna in Prefettura la Commissione parlamentare Antimafia. Scopo dell’incontro - chiesto a gran voce in questi mesi da diverse forze politiche, Movimento 5 Stelle in testa, è quello di fare il quadro delle infiltrazioni della criminalitèà organizzata.
Ad essere ascoltati, saranno i magistrati delle Procure emiliano-romagnole, a cominciare dagli investigatori impegnati nella Dia di Bologna, che proprio qui nel Reggiano, nel novembre 2013, hanno svolto una delle operazioni antimafia più importanti del nord Italia, con il primo sequestro preventivo anticipato in Emilia-Romagna nei confronti di Francesco Grande Aracri, fratello del boss di Cutro, Nicolino, su un patrimonio di circa 3 milioni di euro. All'attenzione della commissione, anche e soprattutto la preoccupante stagione dei roghi, dal 2012 al 2013, quando la ’ndrangheta ha seminato intimidazioni in tutta la provincia, provocando circa quaranta incendi ai danni di cantieri, camion e aziende. Un fenomeno malavitoso fronteggiato in questi anni con coraggio dal prefetto, Antonella De Miro, che proprio nei giorni scorsi ha lasciato Reggio per Perugia e che ha combattuto la sua battaglia a colpi di interdittive, con l'esclusione dalla "white list" di aziende in odore di criminalità organizzata. Quaranta le interdittive firmate dal prefetto De Miro prima di essere trasferita nel capoluogo umbro. Un impegnno che è costato alla dottoressa De Miro anche minacce di morte che però non l’hanno fermata.