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Il Pd trova l’accordo sul nome di Manghi

Il Pd trova l’accordo sul nome di Manghi

REGGIO EMILIA. Frattura ricomposta. E la corsa alla prossime elezioni provinciali, le prime della riforma Delrio, in programma il 12 ottobre, vedranno il Pd schierare in campo una lista unitaria. A...

20 settembre 2014
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REGGIO EMILIA. Frattura ricomposta. E la corsa alla prossime elezioni provinciali, le prime della riforma Delrio, in programma il 12 ottobre, vedranno il Pd schierare in campo una lista unitaria. A guidarla, il sindaco di Poviglio, Giammaria Manghi, uscito vincitore dallo scontro con il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. Da Reggio, in lista, su dodici nomi ci saranno quattro candidati consiglieri: Pierluigi Saccardi, già vicepresidente di Palazzo Allende, a capo di una pattuglia che vede schierati Angelo Cigarini, Maria Chiara Morelli e Claudia Aguzzoli.

Nomi usciti fuori dalla maggioranza Pd del capoluogo, che si è riunita giovedì sera, proposti nella serata di ieri ai segretari cittadini e dei circoli di tutta la provincia, in una direzione allargata.

A lanciare la proposta della lista unitaria, dopo un incontro pomeridiano con i due contendenti, è stato il segretario provinciale, Andrea Costa. A Ilenia Malavasi, in caso di un'elezione che appare scontata, il candidato presidente Manghi ha proposto il ruolo di vicepresidente dell'ente.

Quanto al resto della lista, i nomi sono ancora da definire, sulla base criteri territoriali e del rispetto della parità di genere.

A far prevalere Manghi su Malvasi soprattutto il peso di alcuni dei 24 Comuni in suo sostegno, che comprendevano tra gli altri la stessa Reggio, Scandiano Castellarano, Casalgrande, San'Ilario, Castelnovo Monti.

A favore di una candidatura dell’attuale sindaco di Correggio Ilenia Malvasi, invece, si erano schierati una quindicina di primi cittadini, tra i quali i sindaci di Montecchio, Bagnolo, Collagna, Campagnola. Proprio il "peso" dei Comuni sarà fondamentale nelle elezioni del 12 ottobre, la prima in cui non saranno i cittadini a votare, ma i consiglieri e i sindaci, con criteri che assegnano a ciascun Comune un coefficiente di voto proporzionale, secondo precisi criteri.

Con la scelta di Manghi, sindaco di Poviglio, come candidato presidente della Provincia, nella lista di dodici nomi che lo sosterranno non ci dovrebbero essere altri rappresentanti della Bassa. Anche la zona di Correggio, con la presenza della Malavasi, non dovrebbe avanzare candidature. Per gli otto posti rimasti in lista (dal momento che quattro sono coperti da reggiani), si stanno valutando le coppie di candidati, sulla base della parità di genere, in modo che tutte le altre sei Unioni di Comuni siano rappresentante nel futuro ente, che potrebbe essere con larga probabilità monocolore, dal momento che su dodici consiglieri il Pd "rischia" di eleggerne addirittura undici. E questo perché in queste settimane non è stato raggiunta una intesa né con il centrodestra, nè con gli altri partiti e liste civiche che oggi esprimono i sindaci non del Pd. «I nostri rappresentanti delle Unioni saranno comunque i rappresentanti anche degli altri comuni» chiosa Costa. (e.spa.)