Gazzetta di Reggio

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Torna il rapinatore solitario a mani nude

Torna il rapinatore solitario a mani nude

Cadelbosco Sopra: come il 6 agosto scorso ieri è entrato al Montepaschi, ha scavalcato il banco ed è fuggito con i soldi

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CADELBOSCO SOPRA. Nuova rapina alla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Cadelbosco Sopra. Ieri, a poco più di 40 giorni dall’ultimo colpo, un uomo disarmato e che indossava una parrucca, ha fatto irruzione nella banca di piazza San Celestino e, dopo aver scavalcato il bancone dell’ufficio e arraffato i soldi della cassa, è fuggito.

Il fatto, avvenuto a mezzogiorno, sotto agli occhi attoniti di dipendenti e clienti, si è concluso in brevissimo tempo e senza causare feriti: il bandito, entrato in banca (pare) privo di armi e senza destare alcun sospetto tra le persone presenti, ha potuto agire in maniera repentina e portare via una somma di denaro che oscillerebbe tra i 7 e i 10mila euro.

La medesima cifra all’incirca che fu sottratta alla stessa filiale il 6 agosto scorso, nel corso della precedente rapina che, in quanto a dinamica, può ricordare quella avvenuta ieri: sempre un uomo, disarmato e con parrucca. La differenza è che lo scorso mese il malvivente indossava pure, a copertura del viso, una calzamaglia e un paio di occhiali da sole. Tuttavia lo svolgimento della rapina fu pressoché uguale a quello verificatosi ieri. Un episodio su cui i carabinieri di Cadelbosco Sopra stanno ancora cercando di fare luce e a cui, dunque, va ad aggiungersene un secondo.

Intervenuti ieri su allarme dell’istituto di credito, gli stessi carabinieri hanno dato il via - insieme ai colleghi delle compagnie di Guastalla e di Reggio - alle ricerche del rapinatore che, per il momento, ha fatto perdere le sue tracce. Il piazzale della banca, infatti, pur trovandosi in pieno centro, era a quell’ora semi-deserto; neppure gli operai e i giardinieri addetti ai lavori della vicina piazza erano presenti al momento della rapina, perché in pausa pranzo. L’eventuale identificazione del malvivente potrebbe forse arrivare dalla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della canonica. Un sistema fatto installare dal parroco di San Celestino, don Valter Beltrami, dopo l’incendio doloso avvenuto in chiesa, nell’ottobre dello scorso anno e di cui i carabinieri si sono avvalsi pochi mesi fa, in occasione di un furto ai danni della canonica.

Lucia Cuccurese