Gazzetta di Reggio

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Tanti amici in campo per ricordare Matteo

Montecchio: seconda partecipatissima edizione del Memorial Giavarini con tanto di “terzo tempo”

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MONTECCHIO. Una festa, per non dimenticare. Così Montecchio ha vissuto la seconda edizione del memorial Matteo Giavarini, serata dedicata alla memoria del giovane calciatore montecchiese scomparso nell’agosto del 2012, sconfitto nella sua partita più importante da una leucemia, che, in un anno e mezzo, lo ha tolto ai suoi affetti, privando la comunità di un ragazzo serio e con valori importanti. Organizzato dal Montecchio, presieduto da Claudio Dosi, il triangolare di calcio che ha visto la partecipazione di Boca Barco e dei parmensi del Marzolara, risultati poi i vincitori, ha vissuto il suo momento commovente quando dai familiari sono state portate le targhe che verranno affisse nei due impianti del Silvio D’Arzo (uno in sintetico e uno da allenamento) che da oggi porteranno il suo nome.

Alla presenza di una nutrita delegazione dell’amministrazione capitanata dal sindaco Paolo Colli _ presenti sino alla fine anche il vicesindaco Giancarlo Ghirelli, il presidente del consiglio comunale, Daniela Minardi, il consigliere con delega allo sport, Stefania Zambello e il consigliere delegato ai giovani, Andrea Friggeri _ la serata è servita anche a raccogliere fondi da destinare al Grade, il gruppo amici dell’ematologia di Reggio che ha supportato i Giavarini durante il calvario e anche ora che Matteo non c’è più.

E proprio grazie alle raccolte fondi dell’ultimo anno fatte in memoria di Matteo Giavarini, il Grade ha potuto acquistare un ecografo che consentirà di reperire gli accessi venosi per i malati oncoematologici. Presente ieri anche il primario del reparto, il dottor Francesco Merli. Un medico è arrivato appositamente da Roma per utilizzare l’ecografo di ultima generazione, Angelo Fama, che avrà anche il compito di creare uno staff in grado di usare quella macchina e altre di cui si sta dotando il centro di Reggio. Come sempre in queste occasioni, visto anche il rapporto instaurato con Savio Giavarini, la moglie Gigliola Giglioli e Andrea – i genitori e il fratello minore di Matteo _ oltre a Francesca Boccasanta, la fidanzata di Matteo, erano presenti Roberto Abati che da anni porta la sua esperienza di ammalato guarito grazie al Grade e la dottoressa Annalisa Imovilli. Toccanti le testimonianze di Giorgio Savi, tecnico del Marzolara che fece esordire il giovane Matteo Giavarini quando era allenatore del Montecchio e quella di Enzo Guerri, presidente del Boca Barco, l’ultima società nella quale il difensore aveva giocato prima della malattia.

La serata di festa si è conclusa con il terzo tempo nel quale tutti hanno potuto assaggiare le bontà messe a disposizione dall’organizzazione. In questa seconda edizione del Giavarini il Marzolara ha trionfato sul Boca Barco (1-0), dopo che i bibbianesi avevano battuto di misura (1-0) i padroni di casa del Montecchio (che si erano aggiudicati la prima edizione).

Alessandro Zelioli