Gazzetta di Reggio

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CADELBOSCO SOPRA

La piazza nuova avrà gli alberi

Lucia Cuccurese
La piazza nuova avrà gli alberi

Inaugurata dopo anni di polemiche piazza XXV Aprile. Dopo l'abbattimento dei vecchi platani, presto 4 piante saranno dedicate alle donne della Resistenza

21 settembre 2014
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CADELBOSCO SOPRA.  Identità, memoria e incontro. Su questi tre elementi è stata inaugurata ieri, in occasione della sagra patronale, piazza XXV Aprile. Alla presenza del sindaco Tania Tellini, della presidente della Provincia Sonia Masini e del parroco di San Celestino don Valter Beltrami, i cadelboschesi hanno potuto calpestare nuovamente lo spazio per anni occupato da un cantiere considerato ormai infinto.

Lavori che, a causa del fallimento della prima ditta costruttrice e della crisi economica, hanno subito una battuta di arresto lunga 5 anni, dando adito a numerose polemiche, soprattutto da parte dei commercianti. Ieri mattina, tuttavia, l'aria che si respirava era distesa e gli astanti – presenti anche l'onorevole Paolo Gandolfi, il segretario provinciale Pd Andrea Costa, la consigliera regionale Roberta Mori, il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi – hanno applaudito il risultato ottenuto.

La piazza – costata 128mila euro all’amministrazione comunale – presenta una pavimentazione in pietra di Luserna, ospita panchine di pietra bianca e si congiunge alla prospicente piazza John Lennon tramite un pavé posto sul tratto di via Monsignor Saccani corrispondente ai due spazi. Pur conservando nomi differenti, in particolari occasioni le due piazze potranno essere chiuse al traffico e unite in un’unica area. Eppure ciò che scarseggia nel nuovo cuore del paese è il verde.

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Dopo l'abbattimento dei vecchi platani (avvenuto peraltro non senza critiche) «per motivi di sicurezza», al momento in piazza XXV Aprile non sono presenti piante. La lacuna, tuttavia, dovrebbe essere colmata nella primavera prossima quando, in coincidenza con la ricorrenza della Liberazione d'Italia, saranno piantati quattro nuovi alberi, dedicati a personalità femminili legate alla Resistenza.

«Questa piazza è il connubio tra storia e futuro, e alla storia e al futuro vogliamo guardare quando poseremo le piante intitolate alle donne della nostra Resistenza in occasione del 70° anniversario della Liberazione, perché siano emblema vivente dei valori di pace e libertà», ha dichiarato ieri il sindaco Tania Tellini facendo riferimento ai valori democratici conquistati anche per mezzo di coloro che, in prima fila, hanno combattuto il totalitarismo.

Laddove tra pochi mesi cresceranno le giovani piante, infatti, si affacciava, fino ad un settantennio fa, la sede del direttivo fascista locale. Allora la piazza si chiamava "Gardona" – dal nome del palazzo che sorgeva dove oggi si leva quello costruito da Valle Immobiliare (la ditta appaltante del progetto della piazza) – e serviva una popolazione molto meno numerosa rispetto a quella odierna, che conta, sull'intero suolo comunale, oltre 10mila abitanti. Una comunità che, secondo Sonia Masini, «è baluardo ed esempio della nostra democrazia e deve continuare ad esserlo, rimanendo aperta e incontrandosi in luoghi come questa piazza».

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