Primarie, i richiettiani a Bonaccini: "Fermi l'apparato"
Il comitato dell'ex candidato alle primarie sceglie il segretario regionale nella corsa alla Regione. Ma avverte: "Chiediamo il cambiamento"
REGGIO EMILIA. I comitati "Per Matteo Richetti presidente" della provincia di Reggio si sono riuniti ieri sera e «all'unanimità» hanno deciso di dare fiducia a Stefano Bonaccini. Ma con alcune richieste e sottolineature.
«Nei 10 punti del programma di Richetti - recita la nota approvata a Reggio - Bonaccini ha dichiarato di trovare molti aspetti di contiguità, per questo chiediamo a Stefano di dare forza al cambiamento, superando limiti e vincoli che una parte dell'apparato potrebbe porre condizianando la forza di governo. A Stefano chiediamo il coraggio di aprirsi alle comunità, alle imprese, al mondo dinamico e vivace del volontariato e dell'associazionismo uscendo dal recinto asfittico in cui pare continui a svolgersi questa campagna elettorale. se stefano farà tutto questo noi saremo con lui».
Nella nota, inviata dal consigliere regionale uscente Beppe Pagani, si sottolinea che «l'entusiasmo, la passione e il patrimonio di idee che Richetti incarnava con la sua candidatura non solo ha raccolto l'adesione di oltre 1.300 persone nella nostra provincia, ma ha anche acceso la miccia di un nuovo rinascimento politico per la nostra regione. Matteo, ora, ci ha lasciati liberi di scegliere chi votare, non ha fornito alcuna indicazione, perchè l'importante sono i fatti, le idee, i progetti, lo ha fatto mettendo a disposizione degli altri candidati il suo programma, la sua visione, la nostra visione, chiedendo solo che venisse raccolto da chi è rimasto in campo».
Oggi, si legge ancora nel testo approvato dai richettiani di Reggio, a soli sette giorni dalle primarie «crediamo e ribadiamo che questa è una scelta di questa provincia e non dei "richettiani" - che Stefano Bonaccini possa raccogliere l'eredità di Richetti, la straordinaria passione e trasformarla in un buon governo della Regione».
Nel complesso, l'eredità richettiana sembra dividersi più o meno a metà tra i due contendenti alle primarie, almeno a livello di gruppi dirigenti. Se i comitati di Modena e Reggio vanno per lo più verso Bonaccini, Parma e Cesena sembrano orientate in maggioranza su Balzani, tendenza che riguarda peraltro anche altre zone della romagna. Non si è invece espresso ancora per nessuno dei due candidati un altro consigliere regionale, Damiano Zoffoli.