Reggio Emilia, ok dal consiglio alle audizioni anticrisi
In sala Tricolore approvato tra le polemiche un documento del Pd: nei prossimi mesi associazioni di categoria e società partecipate saranno ascoltate dalla commissione speciale per tastare il polso della situazione economica
REGGIO EMILIA. Ci saranno le associazioni di categoria e sindacali, l'università e la Camera di commercio, le Fiere e le aziende partecipate che operano in campo economico come Crpa, Campus e Reggio Emilia innovazione. Ma non i vertici di Legacoop e Confcooperative o le associazioni dei circa 1.500 piccoli imprenditori e artigiani coinvolti nel crollo delle cooperative reggiane di costruzione. è l'elenco dei soggetti che la sesta commissione speciale del Comune "Sviluppo economico, innovazione e attività produttive", convocherà nei prossimi mesi in audizione per tastare il polso al tessuto economico del territorio.
Il primo atto della giunta del sindaco Luca Vecchi sul tema della crisi, nasce però tra le polemiche di un serrato dibattito in consiglio. In sala Tricolore è infatti approdata una mozione dei consiglieri di Forza Italia, Giuseppe Pagliani e Claudio Bassi, in cui si chiedeva espressamente di convocare i vertici delle centrali cooperative reggiane sulle procedure concorsuali che nei mesi scorsi hanno interessato diverse grandi realtà edili della provincia.
Richiesta da esaudire «entro la settimana successiva dall'insediamento delle commissioni consiliari», a cui si è aggiunto, con un proprio ordine del giorno, anche il gruppo del Movimento 5 Stelle.
In contrapposizione agli atti della minoranza, il gruppo Pd ha presentato un ordine del giorno definito «più completo», in cui esprime «attenzione e forte preoccupazione per la situazione economica che vede diverse grandi e piccole aziende, siano esse società cooperative, di capitali o di persone, in procedure concorsuali», e impegna la commissione ad incontrare «tutti i soggetti economici e istituzionali», con «particolare attenzione e priorità alla crisi del sistema produttivo ed in campo edilizio».
L'odg della maggioranza è stato approvato con 20 voti a favore (Pd, Sel), 8 astensioni e 4 voti contrari. I grillini si sono divisi con 4 consiglieri che hanno votato contro, e due, Alessandra Guatteri e Gianni Bertucci, che si sono astenuti insieme a Fi, Lista Magenta, Progetto Reggio, Lega Nord.
Respinti invece la mozione di Fi e l'ordine del giorno dei grillini. La bocciatura della mozione lascia l'amaro in bocca alle minoranze: «Pensavo di essere in consiglio comunale ma invece siamo all'asilo - commenta la capogruppo della Lista Magenta, Donatella Prampolini - prendiamo atto che ad ogni istanza presentata dall'opposizione il Pd replica con un suo atto e lo impone».
Critica anche Guatteri: «Era la prima mozione con cui avremmo potuto dimostrare attenzione al tessuto economico del territorio. Abbiamo dato uno spettacolo non consono». Sulla stessa linea il capogruppo M5S Norberto Vaccari secondo cui il documento del Pd «annacqua quello che è un problema vero da affrontare».