Gazzetta di Reggio

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Blitz nel palazzo dei residenti fantasma

di Elisa Pederzoli
Blitz nel palazzo dei residenti fantasma

Secondo i dati dell’Anagrafe nello stesso appartamento ci vivono fino a 11 persone: sul posto però nessuno li ha mai visti

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REGGIO EMILIA. Dalle carte, risultano residenti in quella palazzina 36 persone. Con numeri da sovraffollamento: in alloggi da 60-70 metri quadrati sono censiti fino a 11 inquilini. La realtà, però, è tutta un’altra: durante un blitz, la polizia ha scoperto che almeno un terzo di quelle persone in quella palazzina nessuno li ha mai visti. E ora, per questo, sono in corso approndite indagini.

Siamo in via Bligny, nel quartiere di Santa Croce. Una zona da dove le richieste di aiuto e intervento rispetto a situazione al limite della legalità, arrivano costanti. Come quelle che nelle ultime settimane hanno messo in moto la questura.

Qualcuno denunciava via vai assidui e ingiustificati, il sospetto che ci fossero donne dedite alla prostituzione con il loro seguito di clienti.

Quello che però gli agenti hanno scoperto durante un blitz nei giorni scorsi è stato qualcosa di diverso. Che riguarda la regolarità delle residenze. Quando la polizia è andata a controllare chi effettivamente abitava nella palazzina al civico 56 – otto alloggi riconducibili a un’unica proprietà – hanno scoperto, però, che tutte quelle persone che nei registri dell’Anagrafe risultano residenti lì, non c’erano.

Sono state 16 le persone trovate in casa e risultate regolarmente registrate. Tutte di nazionalità cinese. Solo una era un ospite. Ma mancavano un ventina di persone all’appello.

I residenti hanno inoltre detto di non sapere chi fossero, di non averli mai visti.

Per questo, ora, scatteranno tutti gli accertamenti del caso. Indagini necessarie a capire come e in che modo i cittadini cinesi che risultano risiedere in quegli alloggi abbiamo ottenuto la residenza.

Si tratta di questioni che interessano l’Ufficio Immigrazione: è evidente, infatti, che la residenza rappresenta un requisito importante per il permesso di soggiorno. Il fatto che lì risultassero persone che nessuno ha mai visto, fa scattare una serie di accertamenti necessari a fare luce.

Le indagini sul fronte alloggi e immigrati proseguiranno in una delle vie più calde della città. Accertamenti finalizzati a verificare la regolarità dei documenti, dei permessi di soggiorni, ma anche dei contratti di affitto. Contestualmente, verranno fatte azioni di contratto di altre emergenze spesso segnalate dai cittadini nella zona di Santa Croce: come spaccio di droga, prostituzione e altre forme di illegalità.

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