Chiesti soldi per salvare gli edifici storici
Quattro Castella: il Comune scrive alla Regione per le 3 torri dei colli, la Madonna della Battaglia e l’oratorio di San Rocco
QUATTRO CASTELLA. Il Comune di Quattro Castella ha inviato alla Regione la richiesta di finanziamento degli interventi necessari per consolidare le torri dei colli matildici, il santuario della Madonna della Battaglia e l’oratorio di San Rocco. La richiesta è legata ai danni causati dal terremoto del 2012 e fa seguito ad una prima richiesta, sempre legata al sisma di due anni fa, con la quale sono arrivati i soldi necessari per consolidare la chiesa di Sant’Antonino (la parrocchiale di Quattro Castella) e il Giambellino, palazzo che in passato ha ospitato le scuole medie e l’oratorio castellese.
Questa seconda richiesta di finanziamenti punta a consolidare altri importanti edifici storici: le torri costruite su tre dei quattro colli che danno il nome al paese (sul secondo colle da Est, Bianello, sorge invece l’omonimo castello); la chiesa della Madonna della Battaglia, tra Bergonzano e Sedignano; l’oratorio di San Rocco, in centro a Montecavolo.
LE TRE TORRI. Si tratta di ciò che resta delle fortificazioni matildiche costruite su Monte Vetro (o Montevecchio), Montelucio e Montezane (o Monte Zagno, oppure Mongiovanni). Su Monte Vetro sorge una torre di notevoli dimensioni, alcuni manufatti, una ghiacciaia, un’ampia cinta difensiva. Su Monte Lucio si trova una torre di avvistamento ai piedi della quale, nel 2011, è partita una importante operazione di scavo archeologico che ha portato a scoprire reperti molto interessanti, tra cui la cinta muraria del castello, l’abside di una chiesa dedicata a San Leonardo (XIII secolo), il cimitero della chiesa e numerose testimonianze di epoca medievale. Su Montezane sorge una torre diroccata simile per dimensioni a quella di Monte Vetro.
MADONNA DELLA BATTAGLIA. Il piccolo santuario è dedicato alla Beata Vergine della Battaglia. Il titolo “della Battaglia” si riferisce certamente allo scontro con cui, nel 1092, sul vicino monte Giumigna l’esercito di Matilde di Canossa sconfisse quello dell’imperatore tedesco Enrico IV, che non tornò mai più in Italia. Ora il santuario è al limite dell’agibilità, a causa del terremoto e dell’instabilità del terreno. In particolare, la facciata tende a staccarsi dal resto dell’edificio, che pertanto richiede un intervento per consolidare il tutto.
SAN ROCCO. Costruito nel 1650, l’oratorio di Montecavolo fu riedificato nel 1742 ed ancora ricostruito alla metà del XIX secolo. L’accesso avviene direttamente dalla strada a lato della struttura, che è priva della facciata. Da anni è in cattive condizioni strutturali.
«Abbiamo inviato la richiesta alla Regione – spiega l’assessore Danilo Morini, che ha anche la delega ai beni storici – e attendiamo una risposta. Noi non siamo in grado di restaurare quei beni, parte dei quali (santuario e oratorio, ndr) sono privati».
MauroGrasselli
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