I vandali allagano gli ambulatori Ausl
Sono entrati da una finestra e dopo il furto hanno rotto i sifoni dei lavandini e aperto i rubinetti: è la seconda volta
REGGIO EMILIA. E’ successo ancora. Sette mesi dopo l’ultima volta, i vandali sono tornati a colpire gli ambulatori Usl di viale Monte San Michele. Un raid fotocopia rispetto quanto avvenuto lo scorso mese di febbraio: la finestra posteriore rotta per riuscire a entrare, le macchinette delle bevande scassinate per portare via pochi spiccioli e i sifoni dei lavandini rotti appositamente per allagare tutta la struttura. Ad accorgersi dell’incursione è stata la vigilanza privata, quando verso le 2 nella notte tra domenica e ieri è passata per un controllo: i vigilantes hanno notato la finestra rotta e l’acqua che già scorreva fuori dalla porta principale.
Segno che i vandali erano entrati in azione almeno da qualche ora. Sul posto sono stati fatti intervenire i vigili del fuoco e la polizia.
L’obiettivo della banda era probabilmente quello di mettere le mani sul denaro. Forse, speravano di trovare ancora la cassa ticket: quella sì, rispetto alle macchinette per le bevande, che contiene soldi di carta. «Invece, da qualche tempo non l’abbiamo più. Ora, c’è solo quella che funziona con carte e bancomat» spiega la dottoressa Marina Greci responsabile degli ambulatori di viale Monte San Michele.
La cosa, probabilmente, ha dato fastidio ai ladri di turno. O forse semplicemente i balordi che ancora una volta sono entrati in azione negli ambulatori pubblici, non hanno trovato niente di meglio per divertirsi e hanno spaccato tutto.
Il risultato è stato una sede allagata, con danni ingenti e contrattempi ricaduti non solo su medici e impiegati della struttura, ma anche sui tanti pazienti che ieri avevano in programma da tempo una visita. «Per fortuna, siamo riusciti grazie alla disponibilità dei medici che sono rimasti più a lungo a rimandare il meno possibile le visite. Solo quelle della primissima mattina sono saltate» assicura però la Greci. Verso le 9 dopo le operazioni per rimuovere l’acqua, gli ambulatori hanno ripreso a funzionare. Quello che restano, però, sono circa 6mila euro di danni e il danneggiamento di alcuni computer.
Sul caso ora indaga la polizia. Che terrà conto anche dell’analogo raid – ma senza allagamento – di una settimana fa. Forse, i ladri sono stati intercettati dalle telecamere installate e la visione dei filmati potrebbe consentire di identificarli.