Gazzetta di Reggio

Reggio

«Lo stop alla tangenziale? Un “dispetto” della Lega»

«Lo stop alla tangenziale? Un “dispetto” della Lega»

Novellara: il terzo stralcio è stato completato e verrà inaugurato sabato mattina L’ex sindaco Daoli attacca il “cono visivo”: «Fardello in termini di tempi e costi»

3 MINUTI DI LETTURA





NOVELLARA. Sabato alle ore 11 verrà inaugurato il terzo stralcio della tangenziale nord, portato a termine dalla Cooperativa muratori e braccianti di Carpi.

Con questo nuovo tratto la tangenziale fa un altro buon passo avanti, anche se non definitivo. Rimane da realizzare il tratto di collegamento fra i due stralci già terminati, noto come il secondo stralcio, ancora bloccato dall’odissea del cosiddetto “cono visivo”.

Per spiegare di che cosa si tratta, interviene anche l’ex sindaco Raul Daoli, che con il “cono visivo” ha avuto a che fare per tutto il tempo del suo lungo mandato: «Su questa assurda vicenda si potrebbe scrivere un libro, o una tesi di laurea, prendendola ad esempio di come uno strumento pensato per la tutela del territorio possa essere usato, nelle mani sbagliate, per creare artificialmente ostacoli alle amministrazioni locali non allineate con il Governo. Quando la cosa è iniziata c’era al Governo anche la Lega Nord, e le leve del ministero competente erano in mano a personaggi interessati più a fare “dispetti” alle amministrazioni di centrosinistra che alla effettiva tutela del territorio. A Novellara, dove c’era e c’è un agguerrito gruppo di oppositori alla tangenziale, è toccato il “cono visivo”. Che negli anni ci è molto costato, in termini di tempo perso e costi maggiorati».

Ma qualcuno ha capito che cosa sia questo “benedetto” cono visivo fra il Casino di Sotto e il Mulino di Sotto?

«Ecco, questo e il problema. Noi ci siamo molto impegnati, con ricerche d’archivio, consultando mappe storiche e studiosi, e siamo arrivati alla conclusione che in quell’area non c’è alcun cono visivo da salvaguardare. Del resto chiunque sia andato di persona a vedere sul posto, ha potuto constatare che i due edifici in questione sono divisi da alcune centinaia di metri di campagna coltivata, di fatto invisibili fra loro; in più nello spazio dov'è previsto il tracciato della tangenziale, passa già una strada. In questa situazione ci è stato imposto di far passare la tangenziale non in superficie, accanto alla strada preesistente, ma realizzando una lunga e faraonica galleria, che comporterebbe una enorme colata di cemento: questa sì devastante per il territorio”.

A questo punto che cosa avete fatto?

«Intanto, per poter procedere comunque con i lavori, siamo stati costretti a dividere il progetto unitario originario in tre stralci, accantonando il secondo stralcio, interessato dal provvedimento. E questo è stato il primo grosso danno: perché tre stralci significano tre progetti, tre pratiche da espletare, tre appalti, e quindi perdite di tempo e di soldi. Personalmente sono andato almeno una quindicina di volte a Roma, per cercare una soluzione ragionevole. E devo dire che alla fine alcune persone ragionevoli le ho trovate; ma ad ogni accordo raggiunto ha fatto seguito un ricorso al Tar del gruppo dei novellaresi contrari alla tangenziale. Non uno ma una decina di ricorsi; li abbiamo vinti tutti, ma intanto si è perso altro tempo inutilmente e sono cresciuti i costi e le spese».

A questo punto che cosa pensa succederà?

«Ho sentito che il nuovo sindaco, Elena Carletti, ha ribadito la ferma volontà dell’amministrazione comunale di procedere per arrivare al più presto alla realizzazione anche dell’ultimo stralcio della tangenziale. Non sarà facile, ma non dubito che ce la faranno».

Vittorio Ariosi