Primarie, Bonaccini alle Notarie
Incontro con i sindaci per il candidato che incassa dai richettiani un sì con riserva
REGGIO EMILIA. Un incontro con i sindaci e con gli amministratori. È l’appuntamento che oggi, alle 12 all’hotel Notarie, vedrà protagonista Stefano Bonaccini, segretario regionale Pd e candidato alle primarie di domenica prossima, che torna nella nostra provincia dopo il malore accusato lo scorso 14 settembre, mentre stava arrivando a Festareggio per il primo faccia a faccia della campagna elettorale con il suo sfidante, Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì. Proprio Bonaccini, ieri, ha ottenuto un via libera dai richettiani reggiani, che orfani del loro candidato hanno deciso di sostenere il segretario regionale Pd nella corsa per la Regione. Un sostegno ad una condizione: «Che fermi l’apparato».
Il voto, all’unanimità, è stato sancito nella riunione del comitato dei richettiani, domenica sera. «Nei 10 punti del programma di Richetti – fanno sapere dal comitato “Per Matteo Richetti presidente” – Bonaccini ha dichiarato di trovare molti aspetti di contiguità, per questo chiediamo a Stefano di dare forza al cambiamento, superando limiti e vincoli che una parte dell’apparato potrebbe porre condizionando la forza di governo. A Stefano chiediamo il coraggio di aprirsi alle comunità, alle imprese, al mondo dinamico e vivace del volontariato e dell’associazionismo uscendo dal recinto asfittico in cui pare continui a svolgersi questa campagna elettorale. Se Stefano farà tutto questo noi saremo con lui».
Portavoce dei richettiani è il consigliere regionale uscente, Beppe Pagani, che sottolinea che «l’entusiasmo, la passione e il patrimonio di idee che Richetti incarnava con la sua candidatura: non solo ha raccolto l’adesione di oltre 1.300 persone nella nostra provincia, ma ha anche acceso la miccia di un nuovo rinascimento politico per la nostra regione. Matteo, ora, ci ha lasciati liberi di scegliere chi votare, non ha fornito alcuna indicazione, perché l'importante sono i fatti, le idee, i progetti. Lo ha fatto mettendo a disposizione degli altri candidati il suo programma, la sua visione, la nostra visione, chiedendo solo che venisse raccolto da chi è rimasto in campo».