Rubate le scorte alimentari agli alpinisti
Collagna: furto sulle pendici del Manaslu, spariti il Parmigiano Reggiano, speck e carne secca
COLLAGNA. Certo quando parte una spedizione di alto profilo, come quella che dall’Appennino reggiano punta alla vetta del Manaslu (8163 metri d’altezza) per poi ridiscenderla sugli sci, qualche inconveniente lo si mette in conto.
Ma quello raccontato sul sito www.manaslu.com dai quattro alpinisti Massimo “Ruffo” Ruffini di Collagna, guida alpina alla sua terza esperienza extraeuropea, Mauro “Mauretto” Zannoni di Alleghe (Belluno), guida alpina e maestro di sci, Samuele “Sammy” Sentieri di Collagna, maestro e allenatore di sci, e Nicola “Dapo” Campani, alpinista e tecnico del soccorso alpino, è un episodio che nessuno si sarebbe mai aspettato.
«Ieri, nel rientro dal Campo 2 durante una rapida sosta di riposo al Campo 1, Samuele, Mauro e Ruffo, come nella celebre fiaba, si accorgono che qualcuno, probabilmente con il favore delle tenebre, ha approfittato dell’ospitalità tipicamente montanara che ci portiamo dietro – scrive sul sito Campani – Mauro, giunto alla prima delle nostre tende come mamma orsa, si accorge che qualcuno ha mangiato la sua carne secca di yak. Samuele, papà orso, si accorge che qualcuno ha mangiato lo speck e la punta di Parmigiano Reggiano che aveva messo “in frigo” sotto la secondo tenda. Ruffo, siccome nessuno sembrava aver dormito nel suo lettino, sì è limitato a condividere lo stupore per le altrui scoperte».
«La ridiscesa e l’arrivo al campo base sono stati pieni di profonde riflessioni – conclude il “narratore” Nicola Campani – se si fosse trattato di una necessità o di una emergenza, ben venga, ma oggi sapremmo già chi è stato. E poi non avrebbe spazzolato tutto. A quel punto sono arrivati alcuni suggerimenti, tra cui quello di chiudere le tende “a doppia mandata“. Ma se poi qualcuno si trovasse sul serio in difficoltà? Il comportamento sbagliato di qualcuno non può modificare la nostra etica...».
Intanto, nonostante l’assenza... pesante del Parmigiano Reggiano, pregiata fonte di energia, la spedizione procede, come spiegavano gli aggiornamenti dei giorni scorsi. «Al Campo 1 è tutto pronto e abbiamo iniziato ad allestire anche il Campo 2 a 6.400 metri – spiegava Campani – Mauro, Sam e Ruffo stanno bene dopo la notte in quota e sono determinati a risalire ancora oltre, verso il Campo 3, prima di ridiscendere al campo base. Io sono sceso a Samagoan per poter rifornire il campo base con alcune scorte liquide. Già, la cosa che ti manca alla lunga è l’acqua. O meglio: un liquido trasparente, inodore e insapore, che non lasci traccia del suo passaggio sulle papille gustative».
Luca Tondelli