San Polo rievoca il dono di Borso d’Este
Nel weekend la festa dedicata al duca che nel Cinquecento costruì il canale utilizzato per l’irrigazione
SAN POLO. Il paese ha reso omaggio al duca Borso d’Este, che nel ’500 costruì il canale ducale con il quale arrivò il benessere in tutta la vallata e alla pianura.
Nello scorso weekend sono stati rivissuti gli anni di dominio degli Estensi con la suggestiva ricostruzione storica dei poveri villaggi dei popolani con gli antichi mestieri, a cura del gruppo dei Villici di Quattro Castella, e del gruppo dell’oratorio di San Polo.
Sono andati in scena anche i duelli con le spade, a cura del gruppo “La Rosa d’Acciaio” di Rimini. I combattimenti erano ancora più suggestivi la sera, con le spade infuocate.
Il momento clou della manifestazione è stato l’arrivo del duca Borso d’Este – impersonato da Vito Giacopini, pensionato di Montalto – con la sua corte di dame e cavalieri, appartenenti alla Contrada di Borgoleto.
«Queste terre sono calcate dalle acque preziose del fiume Enza che le rende fertili e ricche di foraggi, e da questi verdeggianti pascoli si produce il formadio (il progenitore del Parmigiano Reggiano, ndr). Il duca ha deciso di farle scorrere e generosamente regalarle alle comunità della pianura fino a Correggio».
Dopo la lettura del proclama del duca da parte di Sigismondo da Caviliano – impersonato da Stefano Consolini, bancario di Reggio – Borso d’Este ha lanciato un mazzo di fiori nelle acque del canale ducale che scorre nel centro di San Polo, di fianco alla Torre dell’Orologio. E’ seguita la sfilata del duca e della sua corte, con i popolani e le contrade della Corte e di Monticelli, lungo le vie del paese.
Tanti i momenti di spettacolo e di divertimento con i giullari del gruppo “Fata Morgana” di Mirandola e di sport con il tiro con l’arco del gruppo “Gli arcieri della Notte”, che ha tra loro anche uno scozzese in kilt.