Tutti in sella lungo gli argini del Po
Guastalla: successo della cicloturistica Impavida per salvare le strade sterrate
GUASTALLA. Circa 200 partecipanti, fra cui molti giovanissimi, alcuni non ancora maggiorenni, e ben 73 biciclette d’epoca.
Sono questi i numeri registrati dall’Impavida d’Emilia, la biciclettata lungo gli argini e le golene del Po che, in poco meno di un anno, ha quadruplicato il numero degli appassionati di cicloturismo provenienti dal territorio reggiano e da diverse regioni italiane.
Domenica, gli appassionati delle due ruote hanno pedalato attraversando i territori di Guastalla, Gualtieri, Boretto, godendosi una giornata splendida in una delle zone più suggestive del nord d’Italia.
A dar ulteriore colore alla manifestazione – a cui hanno partecipato, facendo gli onori di casa, il sindaco di Guastalla Camilla Verona e il vicesindaco Ivan Pavesi – ci hanno pensato poi i “ciclisti d’epoca” con le loro antiche biciclette e l’abbigliamento vintage. Da segnalare la presenza di molti ragazzi, fra cui alcuni non ancora diciottenni, come Stefano Lasagni e Vittorio Salsi di Reggio Emilia che hanno percorso l’intero tragitto di 72 chilometri (l’altro, più corto, era di 45) e sono rimasti entusiasti dell’iniziativa.
Fra le chicche della kermesse anche la presenza di una replica di biciclo inglese del 1875, condotto da Mario Labadessa, direttore di “Bici D’Epoca”, che si è aggiudicato un premio speciale.
Nata da un’idea di Vitaliano Biondi, Giuseppe Alai, Ivan Pavesi e Armando Nocco, e organizzata dal Comune di Guastalla con l’adesione dei Comuni di Gualtieri, Boretto, Novellara, Reggiolo, Luzzara e del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, “L’impavida d’Emilia” intende preservare il suo patrimonio di strade sterrate, elemento imprescindibile del paesaggio del Po. Valorizzare queste strade perdute del Po significa, infatti, salvaguardare un paesaggio che testimonia il rapporto secolare fra civiltà rurale e natura.
Domenica in meno di cinque ore tutti gli “impavidi” hanno percorso l’itinerario, calpestando le strade che in passato erano percorse da pellegrini e commercianti.
Nella classifica finale sono risultati vincitori per gli uomini tre modenesi: Paolo Cavazzuti (con bicicletta Gladiator a cardano 1875), Lorenzo Borelli (su una Labor del 1910) e, al terzo posto, Ermes Leonardi (su una Durchopp).
Tra le donne ha ottenuto il primo premio la modenese Denis Bavutti (Hirondelle retropedal del 1907), Giulia Rocca di Reggio Emilia con una Marastoni del 1957 e Antonella Guerci con una Marastoni del 1968.
Premi speciali sono stati assegnati ad Alessandro Lombardi (Peugeot 1908), a Giuseppe Zombardi (Dei 1920) e a Simone Lamacchi (Cilles Ludovic Morin Rennes 1905).