24 settembre 2014
REGGIO EMILIA. La droga (si parla di hascisc) che spunta tra le suppellettili di una cella. L’intervento della polizia penitenziaria per sequestrarla, la decisione di rinchiudere i due detenuti tunisini dentro alla cella – nel carcere di Reggio da qualche tempo le celle sono aperte e i detenuti possono circolare liberamente dalle 8.30 alle 20.30 – e poi la reazione violenta dei due: con minacce...