Festareggio, Fiaccadori lascia
Ha annunciato la decisione alla fine dell’edizione 2014, l’ultima secondo il modello tradizionale
REGGIO EMILIA. Non è uno di quei fulmini che magari, gli organizzatori di Festareggio - abituati a fare i conti con le bizze di un agosto che sembrava novembre - s’aspettavano a kermesse in corso.
Ma è ugualmente un fulmine a cielo sereno quello che si è abbattuto sul Pd reggiano, con Ermete Fiaccadori, storico direttore della Festa che si celebra ogni anno al Campovolo, che - a festa chiusa - ha annunciato di voler rimettere il proprio mandato nelle mani del partito.
Quella che si è chiusa a settembre, insomma, è stata l’ultima Festareggio a guida Fiaccadori. Impossibile per ora comprendere le motivazioni alla base di questa scelta: si possono fare congetture. Partendo, ad esempio dalle ultime, spinosissime partite che l’ex manager cooperativo ha dovuto gestire proprio come massimo dirigente organizzativo di Festareggio. E’ stato infatti Fiaccadori a dover fare i conti per primo - assieme alla dirigenza reggiana del Pd - al macroscopico buco di bilancio provocato dall’ultima kermesse nazionale che tre edizioni fa, aveva avuto proprio il Campovolo per teatro. Per il Pd reggiano, quei venti giorni di passerella di tutti i big del partito, si erano rivelati un bagno di sangue: quando infatti la programmazione della festa era in fase avanzata, da Roma era calata la scure dei tagli al finanziamento del partito. «A quel punto - ha spiegato ai militanti e ai volontari della festa lo stesso Fiaccadori - non si poteva più tornare indietro. Con Roma abbiamo avviato anche un braccio di ferro per ottenere un ristoro delle perdite che avevamo ormai subito, ma è stato tutto inutile». E alla fine il buco è rimasto. Sulle spalle del Pd reggiano e di Fiaccadori che ha dovuto allestire una festa per l’anno successivo con la speranza di realizzare utili in grado di tappare, almeno parzialmente la falla. Questo mentre nel partito a Reggio si faceva sempre più strada una corrente di pensiero che puntava a ritenere l’attuale modello monstre della festa (per estensione geografica e anche temporale, con costi di gestione che erano già da qualche anno divenuti difficili da sostenere). E’ probabile così che l’edizione 2014 di Festareggio sia stata non solo l’ultima a guida Fiaccadori, ma anche l’ultima secondo il modello tradizionale. Già nei mesi scorsi si era infatti discusso di creare una festa più snella e magari non fissa al Campovolo, ma itinerante per la Provincia, dove trovare aree più ridotte e magari già attrezzate potrebbe portare a un considerevole risparmio. L’area di Gorganza, tra Reggio e Cavriago, o anche l’area di Villalunga di Casalgrande che ogni anno costituisce una sorta di anteprima in grande stile di Festareggio e che quest’anno ha ospitato addirittura la festa regionale del Pd. Invero può darsi anche che la decisione di Fiaccadori sia stata condizionata da questa necessità del Pd di cambiare rotta.
massimosesena
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