Gazzetta di Reggio

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La Cispadana divide i candidati del Pd

di Franco Dallasta
La Cispadana divide i candidati del Pd

Bonaccini sulla scia di Errani: «Si deve fare». Balzani dissente: «Le nuove strade vanno ripensate a misura di territorio»

24 settembre 2014
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REGGIOLO. La realizzazione dell’autostrada Cispadana, il collegamento tra l’A22, dal casello di Reggiolo-Rolo, fino a Ferrara-Sud (con il conseguente collegamento e rifacimento della Ferrara-Porto Garibaldi) continua ad animare le discussioni sul problema delle infrastrutture in Emilia Romagna e, mentre Bologna insiste per la realizzazione del cosiddetto “Passante Nord” (il collegamento autostradale da Borgo Panigale fino a Budrio, come alternativa all’A14) e Modena (insieme al Comune di Rubiera, che attende la realizzazione della tangenziale Sud e del nuovo ponte sul Secchia ad opera della Società Autobrennero) chiede da anni la Bretella Campogalliano-Sassuolo, anche la Cispadana continua a raccogliere pareri favorevoli e pareri contrari, tanto che ad ogni comunicato in merito esultano questi o gli altri.

STOP DAL MIBAC. Le ultime notizie, come noto riguardano la bocciatura del progetto da parte del Ministerto dei Beni architettonici e culturali per il “devastante impatto sul paesaggio” ma la società Arc (Autostrada Regionale Cispadana, composta da A22, Coopsette e Pizzarotti di Parma) che si è aggiudicata l’appalto in project financing bandito dalla Regione Emilia Romagna, per bocca del presidente Graziano Pattuzzi, afferma che questo parere “non è vincolante” e tutto si deciderà in ottobre con le conclusioni della commissione per la Via, la Valutazione di Impatto ambientale.

FINANZIAMENTI. Poi, in attesa che il progetto della Cispadana rientri tra i finanziamenti della Legge di Stabilità del Governo (dopo essere stato “declassato” come non urgente nel decreto “Sblocca Italia”) c’è il passaggio dell’elezione del nuovo consiglio regionale e del nuovo presidente della Regione che andrà a sostituire il dimissionario Vasco Errani, insieme all’assessore alla Pianificazione, Alfredo Peri grande sostenitore dell’autostrada Cispadana, con le elezioni previste per il prossimo 23 novembre.

PRIMARIE. E qui - andando a leggere le dichiarazioni fatte dai due candidati alle primarie del Pd per la scelta del candidato presidente – si scopre che anche le posizioni tra il segretario regionale Stefano Bonaccini e il suo “concorrente” Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì, sul tema della Cispadana (ma anche delle grandi infrastrutture regionali in generale) si differenziano.

E mentre Bonaccini, nei suoi interventi, da sempre si dichiara favorevole alla realizzazione della Cispadana e delle altre grandi infrastrutture considerate necessarie per “riequilibrare” anche lo sviluppo dell’intera regione, per Balzani, ci sono diversi “distinguo” da fare in proposito e, «sul fronte dei trasporti il ferro diventa ben più importante e strategico rispetto al trasporto su ruota. Nuove strade come la Cispadana – ha dichiarato Balzani – vanno ripensate insieme alla collettività perchè la viabilità deve essere a misura di territorio: stiamo attenti a non far sì che le autostrade non diventino la nuova bolla speculativa dopo quella che negli anni passati ha caretterizzato il settore edilizio facendoci consumare tanto territorio oltre a deprezzare il valore degli immobili stessi».

POTERI FORTI. Un progetto che, secondo Balzani, prevede anche un «cambio nei rapporti con i tradizionali poteri forti di questa regione, dalle coop alle multiutility». In sostanza, dice Balzani «non deve essere la Regione strumento al servizio di questi poteri forti, ma la Regione ad utilizzarli se ha l’utilità. Per Balzani, quindi, deve essere il territorio a stabilire le “necessità” prioritarie e non la Regione. Ma il segretario del Pd, Stefano Bonaccini, non si sposta dalle posizioni “ufficiali” della Giunta regionale uscente, facendosi forte anche del parere favorevole dei sindaci della Bassa, reggiani, modenesi e ferraresi, alla realizzazione dell’Autostrada Cispadana.

SI FARA’. «Si deve fare e si farà – ribadisce Bonaccini, ribadendo l’impegno a proseguire il lavoro sin qui svolto dal presidente Vasco Errani e dall’assessore Peri per dotare la pianura di una infrastruttura capace di captare almeno parte del traffico proveniente dal nord e diretto verso l’Adriatico – e anche la bretella Campogalliano-Sassuolo perchè occorre creare un’alternativa al traffico est-ovest con una infrastruttura che rilanci lo sviluppo della zona del cratere del sisma».

Ma gli oppositori alla Cispadana sono ancora molti e la strada da fare è ancora tanta.