Gazzetta di Reggio

Reggio

scandiano

«Trasporti fra poltrone e disagi»

Pagliani e Bassi (Forza Italia) contro le “scatole” di Act e Tper

24 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SCANDIANO. «Il trasporto pubblico reggiano? Una rete buona sola a favorire la formazione e il consolidamento di apparati burocratici e la partecipazione di personale politico ai rispettivi consigli d’amministrazione». Parola di Giuseppe Pagliani e Claudio Bassi, consiglieri comunali a Reggio che parlano dei problemi sulle linee delle corriere e soprattutto dei treni, che tanti disagi hanno generato la scorsa settimana nello scandianese, lungo la tratta Sassuolo-Reggio. Fra ritardi e corse annullate, parecchi studenti e lavoratori pendolari non hanno potuto raggiungere la città in orario, proprio nella settimana di partenza delle lezioni scolastiche.

Per Bassi e Pagliani il problema è a monte, e definiscono «il trasporto pubblico reggiano, con buona pace degli utenti che ne pagano giornalmente l’inefficienza, una fitta rete di società che se ne dovrebbero occupare, ai più vari titoli, buona sola a favorire la formazione e il consolidamento di apparati burocratici, oltre che a favorire la partecipazione di personale politico ai rispettivi consigli d'amministrazione».

Come prova, citano la complessa organizzazione societaria di Act, l’azienda consorziale dei trasporti, divisa in numerosi rami aziendali, tutti a statuto come società autonoma controllate da quella principale. Act è una delle due principali realtà dei collegamenti pubblici assieme a TPer, che si occupa soprattutto di ferrovia.

Pagliani e Bassi, quindi, rivolgono all’amministrazione due quesiti. Innanzitutto, conoscere nel dettaglio il «numero di dipendenti, dirigenti, direttori generali e/o manager a contratto, amministratori a vario titolo, delle varie società (nessuna esclusa) e i rispettivi emolumenti». E poi, la valutazione urgente di «un progetto volto alla razionalizzazione delle stesse o alla cessione delle partecipazioni detenute nelle stesse dal Comune».