“Agricoltura 2.0” nuove tecnologie per guardare avanti
La senatrice Pignedoli, vicepresidente della commissione «E’ arrivato il momento di fare un vero salto di qualità»
REGGIO EMILIA. Ufficialmente varata l’era “Agricoltura 2.0” con la presentazione ufficiale di finalità ed obiettivi di questo progetto, voluto dalla senatrice reggiana Leana Pignedoli, da parte del gruppo Pd al senato, che si è svolta lunedì pomeriggio a Roma a palazzo Giustiniani. Ad aprire i lavori è stata proprio la vicepresidente della commissione agricoltura al senato Pignedoli promotrice dell’iniziativa. Un progetto che non coinvolge semplicemente le aziende agricole dal punto di vista della semplificazione burocratica e della riforma degli enti, di cui si parla da tempo e che pare un traguardo finalmente raggiunto, ma di rivoluzionaria ed innovativa presa di coscienza del settore molto più profonda. Diversi gli spunti di riflessione emersi nel corso dei vari interventi fra i quali quello di apertura del presidente della commissione agricoltura al senato Roberto Formigoni e quello conclusivo del vice ministro dell’agricoltura Andrea Olivero.
«Il settore agricolo - scandisce la Pignedoli - è chiamato oggi a produrre di più per soddisfare la crescente richiesta alimentare ma allo stesso tempo deve perseguire l’obiettivo del costante miglioramento qualitativo parallelo alla riduzione dell’impatto ambientale. Gli agricoltori di oggi hanno il dovere e l’impegno della salvaguardia del territorio ma anche quello di impegnarsi fortemente per accrescere la loro capacità imprenditoriale». «In modo particolare - prosegue la senatrice reggiana - lavorando per ridurre le intermediazioni che oggi creano inutili costi per il consumatore e gravano sulla redditività delle coltivazioni». Gli strumenti da utilizzare per dar vita a questa nuova era di un’agricoltura che negli ultimi 20 anni è stata in grado di aumentare la propria produttività del 200% sono molteplici. Un primo passo fondamentale è stato sintetizzato dal ricercatore reggiano Dario Bottazzi nel motto «nei campi meno chimica e più informatica». Pare giunto il momento di compiere un grande sforzo di modernizzazione del settore per renderlo capace di sfruttare tutte le opportunità offerte dalle tecnologie. L’agricoltura di precisione per esempio è solo una di queste che però potrà rendere i produttori consapevoli che il costante monitoraggio in campo e la capillare raccolta di dati colturali inseriti in un sistema informatizzato potrà rappresentare il vero salto di qualità per l’agricoltura del futuro. «L’agricoltura diventerà protagonista attiva del proprio futuro - conclude la Pignedoli - se saprà credere nella propria centralità».
Claudio Corradi