di Massimo Sesena
25 settembre 2014
REGGIO EMILIA. Magari, quando il vigile urbano bussa alla porta, gli aprono e gli offrono pure il caffè. Ma subito dopo, con il permesso di soggiorno in tasca, proprio grazie alla residenza certificata dal messo comunale, spariscono nel nulla, diventando invisibili. O, se preferite, irreperibili per l’anagrafe. Ogni anno, a Reggio, sono circa un migliaio gli stranieri che, da u...