Gazzetta di Reggio

Reggio

«Stalking, ammonire funziona»

di Elisa Pederzoli
«Stalking, ammonire funziona»

Appello della questura alle vittime: «Chiedete aiuto, in 12 casi su 14 le persecuzioni sono finite»

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REGGIO EMILIA. «In due anni, il questore ha emesso 14 ammonimenti. Solo in due casi, c’è stata la recidiva. In tutti gli altri, ha funzionato. Per questo, ora, vogliamo rivolgere un vero e proprio appello alle vittime di stalking: usate questa possibilità».

A lanciare l’appello è il vice questore Cesare Capocasa. Si parla di stalking, un reato odioso, capace di stravolge la vita della persona che ne resta vittima. Una persecuzioe che, purtroppo, a volte sfocia in vere e proprio tragedie, annunciate.

E’ dal 2009 che lo stalking è diventato un reato. E tra gli strumenti di deterrenza, il questore ha quello dell’ammonimento. Non c’è bisogno di denunciare. E’ sufficiente informare le forze di polizia del fatto che qualcuno - molto spesso un ex, molto spesso la vittima è una donna – ci ha presi di mira, ci perseguita. Bastano pochi giorni, quelli necessari agli investigatori per trovare riscontro di quanto raccontato, perché venga convocato negli uffici e gli venga formalmente notificato l’ammonimento. Il questore, inoltre, può chiedere al prefetto che al destinatario dell’ammonimento venga ritirata la patente (fino a tre mesi) e il porto d’armi.

Nel caso in cui tutto questo non bastasse, la denuncia per stalking poi scatta d’ufficio, con l’aggravante, e non può essere revocata.

«I risultati ci sono – evidenzia il vice questore – in Emilia Romagna sono state molto poche le recidive. A Reggio su 14 ammonimento dal 1° gennaio 2013 a oggi, solo in due casi c’è stata la recidiva. Negli la situazione è rientrata. Ma ancora sono troppo poche le persone che segnalano le gravi situazioni che vivono». Ecco, perché, dalla questura ora lanciano l’appello per far conoscere questa possibilità.

Sono tanti i casi di stalking, anche nella nostra città. Per una donna di nazionalità straniera dopo la rottura con l’uomo con cui è stata sposata 12 anni, l’ammonimento è servito: l’ex coniuge ha smesso di farle le imboscate all’uscita dal lavoro e davanti a casa, dove le si mostrava davanti completamente nudo e ubriaco.

Invece, non è bastato ammonire un funzionario pubblico che aveva preso a molestare la donna con la quale aveva avuto una breve relazione: le inviava qualcosa come 900 sms al mese. Il contenuto sempre lo stesso: maleparole, offese per quella relazione troncata. Ha continuato nonostante il provvedimento del questore. Per questo, per lui, è infine scattata la denuncia.Però, pare che ora la situazione ora sia tornata alla calma. Ma un processo non glielo toglie nessuno.