Gazzetta di Reggio

Reggio

Strage di Guastalla, chieste nuove perizie

Strage di Guastalla, chieste nuove perizie

Le cartelle cliniche di Mango e le fatture relative a interventi tecnici e strutturali sul furgone-rosticceria al vaglio del perito

2 MINUTI DI LETTURA





GUASTALLA. Nuova udienza sulla strage avvenuta al mercato di Guastalla il 9 marzo 2013, quando persero la vita la 27enne Rossana Mango, la madre 49enne Teresa Montagna e la zia 43enne Bianca Maria Montagna.

Ieri, in tribunale a Reggio, il perito incaricato dal tribunale ha richiesto al giudice di acquisire la cartella clinica di Francesco Mango, unico della famiglia sopravvissuto alla tragedia, e tutte le fatture di vendita relative agli interventi tecnici e strutturali avvenuti sul furgone che quel giorno saltò in aria. Una richiesta condivisa dai consulenti degli altri due soggetti che, come Mango, risultano indagati in questa vicenda: l’azienda bresciana Bbm Bompagni (difesa dall’avvocato Domenico Noris Bucchi) che allestì il furgone-rosticceria, e Marco Reverberi, gestore del distributore di carburanti dove si riforniva abitualmente Mango stesso.

Il giudice Antonella Pini Bentivoglio ha accordato la richiesta, dopo le motivazioni addotte dal perito: dalle cartelle cliniche dell’uomo si potrebbe infatti appurare se le lesioni rimediate da Mango siano o meno compatibili con la dinamica sino a oggi ricostruita, e se nei mesi precedenti alla tragedia il mezzo, in particolare l’impianto a gas, sia stato al centro di interventi o modifiche da parte del proprietario.

Un’eventualità, questa, che potrebbe togliere dal tavolo eventuali responsabilità degli altri imputati. Il perito ora avrà 45 giorni di tempo per esaminare i documenti richiesti, mentre la prossima udienza si terrà il 9 dicembre. In questo procedimento sono 19 le persone offese.

I fatti risalgono alla mattina di sabato 9 marzo 2013. Alle 12.15, in una giornata di mercato, in piazza Repubblica il furgone rosticceria gestito da Francesco Mango – poi indagato per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e incendio colposo – scoppiò improvvisamente. La ricostruzione di quei concitati momenti parla di un’improvvisa nuvola di gas che uscì da una delle bombole, una scintilla che trasformò questa nube in una terribile fiammata che non lasciò scampo alle tre donne, rimaste intrappolate nel furgone-rosticceria dove stavano lavorando, e infine le due esplosioni che resero il mezzo una torcia inavvicinabile. Mango, gravemente ustionato, rimase all’ospedale per settimane, così come riportarono serie conseguenze anche diversi clienti che si trovavano nei pressi del furgone al momento dello scoppio.

Andrea Vaccari