All’Expo col “contratto di fiume”
Boretto: un’intesa tra Comuni, enti e operatori per rilanciare il turismo sul Po
BORETTO. L’ideazione di un “contratto di fiume” sottoscritto dai comuni rivieraschi compresi nel bacino del Po tra Cremona e Mantova. Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto mercoledì sera a bordo della motonave Stradivari, dove si sono incontrati rappresentanti dei comuni coinvolti, operatori turistici e tecnici per approfondire l’invito lanciato dal capitano Giuliano Landini, da tempo desideroso di vedere realizzata una collaborazione concreta e fattiva tra le tante realtà che si trovano a operare sul fiume.
Gli obiettivi primari di questo contratto interessano in particolare la riqualificazione delle sponde, dei porti, pontili, ponti e dei servizi necessari per rendere fruibili le strutture con adeguate vie d’accesso sia via acqua che via terra, l’introduzione di sistemi di controllo atti a fermare i furti e la pesca fuorilegge e formulare proposte turistiche da inserire in progetti di ampio respiro in grado di beneficiare di finanziamenti europei.
«Siamo qui – ha spiegato Landini alle decine di persone presenti – per conferire una forza propulsiva dei piccoli centri sulle rive del Po nel tratto Cremona-Mantova, ricchi di un notevole patrimonio culturale, artistico e paesaggistico. Siamo il cuore della “food valley” padana in grado di essere, con le eccellenze enogastronomiche perfezionate nei millenni, in sintonia con il tema di Expo 2015: alimentazione e nutrizione, forza della vita ed energia di sussidiarietà. Vogliamo progettare insieme un percorso e dare speranza per la creazione di nuove imprese e quindi di nuovi posti di lavoro. Riqualificare e ristrutturare strumenti e strutture di aree ed immobili pubblici, demaniali o privati già esistenti lungo il fiume e migliorare le infrastrutture. Inoltre, sviluppare gli accessi alle vie d'acqua e di fruizione degli argini e delle aree golenali con le opportune sinergie tra salvaguardia, sicurezza e sviluppo».
La serata borettese non è che il primo passo verso una sinergia che nei prossimi mesi punterà a rendere maggiormente fruibile il Po e le sue infrastrutture, anche in vista dell’importante vetrina costituita da Expo 2015. (a.v.)