Gazzetta di Reggio

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Bilancio, in rosso quattro partecipate

Bilancio, in rosso quattro partecipate

Si tratta di Act, Mapre, Mondinsieme e Fondazione della danza: il documento presentato alla commissione consiliare

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REGGIO EMILIA. Quattro società partecipate con i conti in rosso, che hanno chiuso il 2013 in negativo. È quanto emerso dal Bilancio consolidato del Comune, presentato mercoledì sera alla commissione Consigliare bilancio dall’assessore Francesco Notari: un documento che approderà lunedì in sala Tricolore, nel quale viene fatto il punto sulle condizioni dello stato patrimoniale del Comune. Condizioni positive, con l’eccezione di quattro su quindici società partecipate che nel 2013 hanno chiuso i propri bilanci con un segno meno.

Il risultato della “gestione caratteristica”, i core business dei diversi soggetti, è positivo per circa tre milioni di euro prima delle imposte, che gravano sul gruppo per circa sette milioni. Quanto alle società in negativo, si tratta in particolare del consorzio Act (la holding dei comuni per il trasporto pubblico) che segna un consuntivo 2013 pari a -210mila euro, del mercato alimentare Mapre (-18mila euro), della Fondazione Mondoinsieme (-39mila euro) e della Fondazione della danza (-105mila euro). Fra le partecipate, nell’area del bilancio consolidato non rientra Reggio Emilia Fiere, dal momento che si tratta di una società in concordato preventivo (che quindi applica criteri di liquidazione non confrontabili con gli altri organismi partecipati) e non sono ricomprese le aziende in cui la quota del Comune è sotto al 10%. Tra queste Iren, di cui il Comune di reggio detiene una percentuale pari al 7,76%, con un valore patrimoniale che supera i cento milioni di euro.

Il bilancio consolidato è lo strumento contabile che era già stato adottato in via sperimentale dal Comune per il bilancio 2012 ed è stato definito ora per il 2013 secondo i nuovi principi contabili previsti dalla sperimentazione. La sperimentazione ha consentito all’amministrazione e quindi alla comunità reggiana vantaggi, quest’anno particolarmente significativi in termini di allentamento del patto di stabilità. «È uno strumento di verifica e di aiuto alla governance- dice l’assessore al Bilancio Francesco Notari – che attribuisce al Comune uno strumento per programmare, gestire e controllare con maggiore efficacia il proprio gruppo di enti e società. Attraverso questo strumento sarà anche possibile realizzare nei prossimi mesi il piano di razionalizzazione e nuova governance delle partecipate nell’ottica di un miglioramento ulteriore dell’efficacia ed efficienza delle società e degli enti partecipati». Dal documento emerge anche che lo stato patrimoniale del Comune presenta un attivo di più di un miliardo e 400 milioni di euro e un patrimonio netto di oltre 933 milioni di euro.