Passato e futuro: lo speciale sul nostro sito
Testi, foto, video e schede: un progetto speciale della Gazzetta, con molte collaborazioni
REGGIO EMILIA. La Gazzetta lancia sul suo nuovo sito uno spazio dedicato alle ex Officine Reggiane, grazie alla collaborazione con molti enti: il Comune di Reggio Emilia, l’Università di Modena e Reggio, la Biblioteca Panizzi, i Musei civici, Istoreco e vari gruppi di volontari.
Di cosa si tratta? Di uno Speciale, intitolato Amarcord Reggiane, che vuole raccontare l’epopea di una delle realtà industriali più importanti d’Italia. Una storia lunga un secolo fatta d’innovazione, di battaglie sindacali, di drammi e di successi.
Oggi nell’area delle Reggiane è in atto un processo di riconversione, che ha già i suoi fiori all’occhiello negli edifici ristrutturati che ospitano Reggio Children e il Centro Malaguzzi. Uno dei capannoni, ristrutturato, è l’embrione del futuro Tecnopolo, che vorrebbe diventare un centro d’eccellenza (ne parla diffusamente il sindaco Luca Vecchi nel suo intervento qui sopra) ben oltre i confini provinciali. L’area, in buona parte ancora di proprietà del gruppo Fantuzzi, è in stato di abbandono e degrado. I capannoni incustoditi (e forse incustodibili) sono stati “cannibalizzati”, nel corso degli anni. Si è salvato il salvabile: troppo poco. Ma ormai è tardi. Adriano Riatti, curatore dell’Archivio digitale istituito da Unimore, è tra coloro che stanno raccogliendo storie, documenti, ma anche vecchi macchinari. Nel nostro speciale troverete la sezione delle notizie, le fotogallerie, i video e le schede storiche. E’ solo l’inizio di un percorso che trasformerà Amarcord Reggiane nel portale più completo.
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