Gazzetta di Reggio

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Denunciato il presidente del seggio 7

di Elisa Pederzoli
Denunciato il presidente del seggio 7

Perquisizione per Pietro Drammis. La Digos. intervenne su 31 schede per aggiungere le preferenze di Scarpino e Rivetti

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REGGIO EMILIA. C’è un indagato nell’inchiesta sui presunti brogli durante le elezioni amministrative dello scorso mese di maggio: è il presidente del seggio numero 7 – quello di viale Montegrappa – Pietro Drammis.

La svolta arriva quattro mesi dalla denuncia che all’indomani dello spoglio arrivò dai rappresentati del Movimento 5 Stelle, per quelle 31 schede elettorali in cui le preferenze erano indicate con grafie troppo uguali tra una scheda e l’altra per passare inosservate o troppo diverse tra una preferenza e l’altra su una stessa scheda. Sempre gli stessi i nomi dei candidati indicati: Salvatore Scarpino e Teresa Rivetti. Un’inchiesta che attirò anche l’attenzione della Dda, a cui gli atti vennero inoltrati.

Contro Drammis ci sono le comparazioni grafologiche che il sostituto procuratore titolare delle indagini, la dottoressa Isabella Chiesi, aveva espressamente richiesto e fatte eseguire dal Servizio di polizia scientifica di Roma. Secondo quanto rende noto la Digos, hanno consentito di attribuire la responsabilità di quelle manomissioni al 58enne. Che, al momento, è stato ritenuto l’unico responsabile di quanto avvenuto. Gli investigatori sono convinti che l’uomo abbia fatto tutto da solo. «La persona sottoposta a indagini – si legge nella nota diffusa dalla questura – ha agito fraudolentemente, senza alcuna complicità, durante le fasi di spoglio celato dall’urna elettorale adagiata un una tavola mentre tutti gli altri componenti dell’ufficio elettorale erano intenti nelle operazioni di spoglio».

Ieri mattina, a casa di Pietro Drammis è scattata anche una perquisizione domiciliare. Contestualmente, gli è stato notificato l’avviso di garanzia, con il quale gli veniva comunicato che è indagato per aver alterato le schede elettorali, con l’aggravante di aver agito in qualità di appartenente all’ufficio elettorale (lo prevede l’articolo 90 comma 2 del Dpr 570/1960). Rischia una pena che va da 2 a 8 anni.

Non ci sono indagati e non sono state riscontrate irregolarità, invece, per il seggio numero 149. E’ quello di via Premuda. Anche su questo il Movimento 5 Stelle consegnò un esposto alla procura, sospettando che ci fossero irregolarità analoghe. Ma la Digos ora fa sapere che non emergono reati, su questo fronte. Le indagini, comunque, sono ancora in corso. E, ancora, non si possono escludere ulteriori svolte.

Drammis - più volte presidente di seggio – è indagato anche per l'ammanco di alcune migliaia di euro dai fondi versati dai genitori alla scuola elementare “Spallanzani” di Scandiano, quando lui era assistente amministrativo all’interno dello stesso plesso.