Gazzetta di Reggio

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«Insieme a Renzi per cambiare il sistema»

«Insieme a Renzi per cambiare il sistema»

REGGIO EMILIA. «Balzani? Conosce molto poco la regione, mentre io in questi anni ho battuto metro su metro tutti i territori da Piacenza a Rimini. Conosco tutti i comuni, i loro problemi, chiamo per...

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REGGIO EMILIA. «Balzani? Conosce molto poco la regione, mentre io in questi anni ho battuto metro su metro tutti i territori da Piacenza a Rimini. Conosco tutti i comuni, i loro problemi, chiamo per nome e cognome i sindaci». Chiuderà la campagna elettorale oggi qui a Reggio, esibendosi in una partita di calcetto. Un modo per stemperare la tensione di questa folle tornata di primarie, in programma domani. E, alla vigilia del voto, il segretario regionale Stefano Bonaccini comincia a stuzzicare il M5S, in vista della vera sfida elettorale di novembre.

Bonaccini, qual è la priorità per la Regione?

«Il lavoro. Non posso accettare che le mie figlie siano condannate a stare peggio dei loro genitori. Il nostro impegno dovrà essere rivolto, da mattina a notte, dal lunedì alla domenica, a ricreare le condizioni affinché tra qualche anno si ritorni alla piena occupazione».

In caso di elezione, quale sarà il suo primo atto?

«Lotta senza quartiere alla burocrazia: attraverso la “Regulation Review” regionale promuoveremo la de-certificazione, lo snellimento delle pratiche e l’eliminazione di tutti gli enti, le strutture, le posizioni dirigenziali e i procedimenti che non assicurano una utilità diretta ed effettiva per i cittadini e le imprese. Il primo risparmio che vogliamo è quello del tempo. Una Regione più snella e veloce per una società che vuole tornare a correre».

Cosa farà per diminuire i costi della politica?

«In questi anni, ne vado orgoglioso, sotto la mia guida regionale, il Pd è stato protagonista dell’abolizione dei vitalizi regionali. In futuro, nessun consigliere regionale potrà accedervi, così come io ed altri già in questa legislatura ce lo siamo volontariamente eliminato. Abbiamo ridotto del 30% le indennità, che risultano le più basse tra le Regioni italiane e ormai sono stati azzerati i fondi ai gruppi regionali. Personalmente, penso che si possa dare un ulteriore colpo alle indennità e con me di certo sparirà qualsiasi auto blu».

Perchè dovrebbero votare lei e non il suo sfidante?

«Ci sono tante cose da cambiare, ma per sapere cosa e come cambiare, bisogna prima conoscere. E io non solo ho girato la regione in lungo e in largo, ma ho relazioni nazionali ed europee costruite in questi anni lavorando fianco a fianco, a partire da Matteo Renzi, con coloro che oggi guidano il Paese e siedono in Europa».

Se domani dovesse perdere?

«Darei una mano a Roberto Balzani per tutta la durata della campagna elettorale, nelle forme e nei modi da lui decisi, perché terminate le primarie gli avversari tornano ad essere la destra e i populisti a 5 Stelle. Non chiederei mai un posto per me».

Queste primarie sono a rischio flop. Lei cosa si aspetta?

«Non sono un veggente. So bene che manca questa volta il traino delle primarie nazionali, dunque senza il supporto dei media, come Rai, Mediaset, La7, così come abbiamo avuto poco tempo per promuovere i nostri programmi, vista la brevità della campagna elettorale, a causa del voto anticipato. Ma so anche che ogni volta che abbiamo rimesso in mano agli elettori la possibilità di scegliere, hanno sempre risposto in tanti. D’altra parte siamo gli unici che fanno partecipare i cittadini, perché la destra le annuncia ma non fa mai primarie e i 5 Stelle le fanno dietro una tastiera tra pochi intimi: bastano 266 click su una popolazione di quattro milioni e mezzo di abitanti, per essere scelti candidati alla presidenza. Rispetto le loro procedure, ma non vengano a darci lezioni di democrazia». (e.spa.)