Gazzetta di Reggio

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Torna a suonare l’antico organo di Bonazzi

Torna a suonare l’antico organo di Bonazzi

Boretto: dopo anni di restauro domani lo strumento sarà al centro di un concerto nella basilica

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BORETTO. Tornerà a suonare domani sera, dopo anni di restauri, l’antico organo della basilica di San Marco di Boretto.

Il concerto inaugurale di domani (ore 20.45), dedicato a Maria Teresa Catellani e inserito nella rassegna concertistica “Musica intorno al Fiume”, ha come obiettivo la valorizzazione dell’organo Eugenio Bonazzi, facendolo conoscere ed apprezzare, attraverso l’ascolto di una selezione di brani tratti dalla vasta produzione organistica e intrepretati da un maestro di esperienza consolidata qual è Alberto Dossena. Pagine musicali ispirate a forme e stili diversi, composte da autori di vari periodi storici, non mancheranno di esaltare le particolari caratteristiche fonicotimbriche dello strumento.

Lo strumento – recentemente restaurato dalla ditta Inzoli-Bonizzi di Crema – venne costruito nel 1885 dall’organaro modenese Eugenio Bonazzi, molto attivo nel reggiano e nel modenese: gli strumenti di parecchi edifici religiosi della zona portano infatti la sua firma. Per l’organo borettese Bonazzi inglobò un piccolo nucleo settecentesco dell’organo preesistente, attribuito ai fratelli Benedetti di Desenzano del Garda, e da lui giudicato «di ottima fattura».

Il concerto prevede un programma articolato quanto interessante perché atto a esaltare le risorse fonicotimbriche dello strumento che è notevole, trattandosi di un organo monumentale. Sono previsti brani della famiglia Bach, che tanto ha dato alla letteratura e alla composizione organistiche, di padre Davide da Bergamo, una delle figure centrali della musica organistica del primo Ottocento, e di un grande esecutore italiano come Vincenzo Petrali. Nel corso della serata (a ingresso libero) sarà inoltre presentata la pubblicazione, curata da Lisa Mori e da Andrea Carmeli, sulla storia e il restauro dell’organo.

«I lavori di restauro all’organo – spiega il sindaco Massimo Gazza – sono significativi per l’intera comunità, per ragioni culturali e storiche, oltre che religiose. La cultura musicale, infatti, vede negli organi un punto d’eccellenza. Un ringraziamento sincero e sentito va a chi si è occupato del restauro, a partire da Lisa Mori e dal comitato, investendo sulle nostre tradizioni e avendo a cuore l’esecuzione musicale di qualità».

Andrea Vaccari