«Cosche, edilizia e grande distribuzione»
Gratteri: amministratori pubblici e imprenditori hanno aperto le porte alla ’ndrangheta e alla camorra
BRESCELLO. Sul caso Brescello e sulle mafie in Emilia interviene il magistrato Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Le dichiarazioni sono state rilasciate al Corriere in merito al caso Brescello (che il procuratore però commenta senza entrare nel merito delle affermazioni del sindaco Coffrini, ma attraverso una presa di posizione comunque forte).
«Ci sono amministratori che, pur non essendo collusi, non riescono a capire alcune dinamiche tipicamente mafiose – afferma Gratteri –. Bisogna capire che è un comportamento tipico del mafioso mostrarsi gentile, garbato e affabulatore. Lo fa per radicarsi in una certa realtà. Ci sono pubblici amministratori e imprenditori che hanno aperto le porte alla 'ndrangheta e alla camorra».
«Anche qui – prosegue il procuratore aggiunto della Direzione antimafia di Reggio Calabria – i partiti devono stare attenti quando fanno le liste: bisogna indagare sulla provenienza della persona che si intende candidare e sulle loro frequentazioni. La 'ndangheta è ben organizzata e fa presto a offrire pacchetti di voti».
«Frequento l'Emilia Romagna per ragioni giudiziarie da circa 15 anni. La mia prima indagine tra Bologna e Modena riguardava un grosso traffico di cocaina. Di sicuro, da allora, la pervasività della 'ndrangheta e della camorra è aumentata, e mi riferisco in particolare alla 'ndrangheta di Cutro».
«In Emilia Romagna le cosche sono molto attive nell'edilizia: è il lavoro che sanno fare meglio. Ora stanno cercando di insediarsi nella grande distribuzione. Non vi aspettate però il mafioso con la coppola e il bastone: quelli sono tutti morti o stanno scontando il 41 bis. Chi viene da voi a fare affari è laureato, capisce di affari e di economia, conosce le lingue, ha viaggiato. Per questo – conclude Nicola Gratteri – è ancora più difficile capire e smarcarsi: ovvio che quando qualcuno si presenta con una valigia di contanti, nessuno può dire di non avere capito».
Il procuratore Gratteri era presente lo scorso 22 maggio alla consegna del premio "Iustitia" a Elia Minari, coordinatore della web-tv Cortocircuito, che si è tenuta all'università della Calabria, con sede a Cosenza.