Muore l’ex sindaco Paluan, “padre nobile” di Reggiolo
Primo cittadino negli anni 50, assessore fino al 1990 e segretario Spi fino al 2009. Aveva 87 anni, lutto cittadino
REGGIOLO. Agostino “Pino” Paluan, sindaco di Reggiolo dal 1956 al 1964, è morto alle 2 della notte tra sabato e domenica all’ospedale di Guastalla. Aveva 87 anni. Domani i funerali: alle 10.30 il corteo funebre lascerà Guastalla e, prima di raggiungere la chiesa di via Marconi a Reggiolo per la messa alle 10.45, transiterà davanti alla casa dell'ex amministratore. Per la giornata, il Comune di Reggiolo ha proclamato il lutto cittadino. Agostino Paluan è stato funzionario della Lega Braccianti dal 1945 al 1954, è stato segretario della sezione Pci di Reggiolo dal 1955 al 1956, sindaco dal 1956 al 1964, più volte consigliere comunale, vicesindaco e assessore fino al 1990. Ha lavorato con il ruolo di segretario di scuola media a Guastalla e Reggiolo fino al 1985, ricoprendo vari incarichi nelle strutture scolastiche provinciali. Dal 1967 al 2009 è stato segretario della Lega Spi-Cgil di Reggiolo. Membro del direttivo del centro sociale.
«E' un momento di grande tristezza e malinconia per tutti gli amici e i compagni che insieme a lui hanno vissuto e costruito il nostro paese – afferma il sindaco Roberto Angeli –. E' stato sindaco a 29 anni, un giovane sindaco come me, un sindaco che ha dovuto affrontare un percorso complicato ma che è riuscito a dare un segnale di grande senso civico a tutta la comunità reggiolese. Mi ricorderò sempre le sue parole di incitamento. Ripeteva: "Bravi ragazzi andate avanti". Così mi ha dato la spinta per prendere decisioni difficili».
L’Unione provinciale Pd ricorda Paluan: «Padre nobile delle amministrazioni attuali, è stato per oltre mezzo secolo una figura centrale nella vita politica, amministrativa e culturale di Reggiolo. Le vicende della sua vita aiutano a capire ciò che hanno significato nella Bassa la miseria, la dittatura fascista, la guerra, la rinconquista della libertà e della democrazia, la ricostruzione, le vicende politiche e sindacali, fino ai nostri giorni. Nato in una famiglia di contadini poveri, da bambino ha conosciuto la fame e la miseria, nell'adolescenza la guerra; dopo l'avviamento agrario, ha fatto l'aiutante casaro e il bracciante agricolo. Aveva 18 anni quando si è iscritto al Partito comunista. La sua attività nel partito è iniziata con la diffusione della stampa la domenica mattina. Nel 1951 è passato all'impegno sindacale come segretario della Camera del lavoro locale, poi nella Federbraccianti, nazionale e provinciale. Erano anni in cui la militanza politica e sindacale riempiva la vita, per molti significava impegno e dedizione totali. Fu eletto sindaco per la prima volta nel 1956 e confermato nelle votazioni successive; poi fu vicesindaco e concluse la sua esperienza amministrativa nel 1990. Da allora ha continuato a impegnarsi nel sindacato pensionati, nel centro sociale, nella vita culturale del paese. Una vita spesa, per la famiglia, gli ideali politici, la gente, il suo paese. Segnata da profonda umanità e grande capacità di ascolto e dialogo. Il Pd è vicino alla famiglia Paluan e alla comunità di Reggiolo per questa grave perdita».