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«Artigiani, razza in via di estinzione»

«Artigiani, razza in via di estinzione»

Il commento allarmato del presidente della Cna Nunzio Dallari agli ultimi dati pubblicati dall’Istat

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REGGIO EMILIA. Il Made in Italy rischia di scomparire. In questi anni di crisi è stata la nostra àncora di salvezza, grazie all'export che ha fatto segnare gli unici valori positivi nei bilanci.

Ma cosa resta del Made in Italy se i nostri artigiani sono costretti a chiudere? E’ il grido d’allarme che arriva dalla Cna di Reggio.

«Gli ultimi dati presentati da Istat e Isfol - dice il presidente della Cna Nunzio Dallari - confermano che la situazione dell'artigianato in Italia ha raggiunto livelli insostenibili. La perdita di oltre 550mila occupati tra il 2008 e il 2012 segnala una inequivocabile emergenza per il settore e per tutto il Paese. Il mondo dell'artigianato - incalza Dallari in una noya - rappresenta sicuramente una parte forte del futuro italiano, il nostro saper fare. Ma è anche la parte che sta subendo maggiormente la grande crisi, che ha strumenti di difesa e di tutela inferiori ad altri settori. Il venir meno di competenze e saperi che rappresentano l'immagine positiva dell'Italia nel mondo è il simbolo di un arretramento complessivo del Paese e reclama interventi di sostegno immediati per dare fiducia e stimoli ad impegnarsi».

Continua Dallari: «Prendiamo uno dei mestieri artigiani più antichi: il fornaio. A Cervarezza i titolari di un antico forno dopo aver cercato invano per tre anni un giovane che rilevasse la loro attività, sono stati costretti a chiudere. Il risultato? A Cervarezza, così come a Villa Minozzo tanto per fare un altro esempio, non ci sono più i forni di montagna. Forse è il caso di spiegare ai nostri figli e nipoti che non esiste solo il lavoro "intellettuale", ma anche il lavoro manuale che richiede grande creatività e competenze e ha pari dignità dell'impiego da ufficio».

Secondo il numero uno di Via Maiella le piccole imprese rischiano di soccombere per la riduzione della domanda interna, per la soffocante pressione fiscale, per i mancati o ritardati pagamenti pubblici e privati, per l'estrema difficoltà a ottenere credito.

«Cosa possiamo fare? In questi giorni alcune iniziative del Governo sembrano aver imboccato la strada giusta, mi riferisco all'apprendistato. E' fondamentale - conclude il presidente Cna - poter assumere i giovani a contributi zero. Dobbiamo poterli inserire nelle nostre aziende e insegnare loro ogni giorno a lavorare e ad apprendere. Ma questo provvedimento da solo non basta. Bisogna agire subito su un sistema fiscale "malato" perché non aiuta le piccole e medie imprese a svilupparsi, al contrario le soffoca con una pressione e un caos di tasse e adempimenti burocratici insostenibili e inaccettabili. Senza la semplificazione e un rinnovamento profondo del fisco il Made in Italy potrebbe diventare "una specie in via di estinzione"».

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