Gazzetta di Reggio

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Bloccati 80 pellegrini reggiani in viaggio verso Lourdes

Luca Tondelli
Bloccati 80 pellegrini reggiani in viaggio verso Lourdes

Linee ferroviarie in tilt per colpa di una violenta ondata di maltempo a Ventimiglia,  cinque treni sono rimasti fermi per oltre 12 ore

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CASTELNOVO MONTI (REGGIO EMILIA). Ci sono anche un’ottantina di reggiani tra i circa 3000 pellegrini italiani che hanno dovuto aspettare fermi, su cinque treni, più di 12 ore - dalle 21 circa di lunedì sera alle 11 di ieri mattina, a Ventimiglia - a causa di una violenta ondata di maltempo in Francia, specialmente nella zona costiera tra Nizza e Montpellier, che ha paralizzato a lungo le linee ferroviarie transalpine a seguito di alcune frane.

Una situazione che per i pellegrini italiani, che stanno partecipando al viaggio organizzato dall’Unitalsi nazionale (quello diocesano, a cui ogni anno partecipa un numero di reggiani più elevato, solitamente si tiene tra gli ultimi giorni di agosto ed i primi di settembre ndr.) è stata sicuramente disagevole, soprattutto perché tra i 3000 partecipanti, oltre a barellieri e dame, e semplici pellegrini, ci sono anche molti disabili ed ammalati, per i quali il viaggio in treno, anche senza intoppi, è comunque molto impegnativo. Un viaggio che, per molti, è iniziato lunedì mattina (specialmente per coloro che sono saliti sul treno al sud) e che si è concluso solo ieri sera, dopo oltre 48 ore di viaggio!

Su uno dei convogli fermi per molte ore c’è anche don Guiscardo Mercati, parroco di Carpineti ed assistente ecclesiastico dell’Unitalsi Emiliano Romagnola che, raggiunto telefonicamente dalla Gazzetta nel primo pomeriggio di ieri ha raccontato: «Il treno su cui viaggiamo è ripartito da circa 20 minuti, dopo quasi 13 ore di attesa. Gli ammalati ed i disabili però non hanno patito in modo particolare questa lunga sosta: anzi sono stati loro a darci un esempio di sopportazione in un frangente del genere, dove a mostrare più nervosismo sono state a volta persone perfettamente in salute».

Un nervosismo che comunque si è riusciti a stemperare in modi diversi: «Sui vari treni fermi ci sono diversi musicisti, ed allora sulle banchine nelle ore di attesa si è sviluppato gradualmente una sorta di concerto. Poi ci sono stati anche alcuni clown che hanno improvvisato degli spettacoli. Il tutto molto apprezzato dai passeggeri». I malati in viaggio, del resto, sono anche molto ben assistiti: dame e barellieri che si recano a Lourdes su questi convogli hanno proprio l’obiettivo di aiutare gli ammalati durante il viaggio e poi nei santuari mariani. Conclude don Guiscardo: «Alla mattina ci sono stati anche alcuni ragazzi che, dalla stazione di Ventimiglia, sono arrivati fino al mare per trascorrere un po’ di tempo in attesa di ripartire, poi abbiamo celebrato la messa sul treno, e dopo un po’ è stato possibile riprendere il nostro cammino. Abbiamo perso una giornata del pellegrinaggio, ma i momenti principali sono in programma nei prossimi giorni».

La partenza di tutti e cinque i convogli ferroviari, partiti praticamente da tutta Italia e bloccati tra le stazioni di Ventimiglia e quella di Marsiglia, ha consentito comunque, l’arrivo a Lourdes nella tarda serata di ieri, anche attraverso percorsi alternativ i che, in un primo momento le ferrovie francesi non avevano reso disponibili.
«L’auspicio ora – afferma il presidente nazionale dell’Unitaalsi, Salvatore Pagliuca – è che tutti i pellegrini, possano trovarsi presto davanti alla Grotta per elevare la preghiera comunitaria di ringraziamento per la risoluzione positiva delle tante difficoltà che l’Associazione ha dovuto affrontare nelle ultime 24 ore».